Se in Parlamento si parla di un primo passo che è ‘risultato storico’, dall’ordine dei medici di Siena arriva una bocciatura netta verso la riforma dell’accesso alla facoltà di medicina.
L’atto base, adottato dal comitato ristretto della commissione istruzione del Senato, prevede un’iscrizione libera al primo semestre di studi senza dover affrontare il temuto test d’ammissione.
Per accedere però alla seconda parte dell’anno accademico sarà necessario passare determinati esami. Se queste materie non fossero superate gli studenti avrebbero comunque dei crediti formativi da sfruttare in altre facoltà.
Contraria alla novità è la federazione degli ordini dei medici nazionali e, lo stesso ordine senese. “L’anno scorso hanno provato il test 70mila ragazzi. Le Università hanno meno della metà dei posti”, ha puntualizzato il presidente Roberto Monaco.
“La nostra paura e i nostri dubbi sono sulla qualità della formazione per 70mila persone – ha puntualizzato-. I ragazzi che poi non sono ammessi al secondo semestre rischiano di buttare via un anno della propria vita inutilmente”.
Tra le criticità evidenziate dagli ordini anche quella di creare una pletora di camici bianchi che potrebbero essere tra qualche anno disoccupati. Tra le richieste di Monaco invece c’è quella di potenziare il sistema della curvatura biomedica, che prepara i ragazzi delle superiori agli studi universitari in ambito sanitario.
Un’iniziativa del genere è già stata attivata al Liceo Scientifico di Siena. E grazie a questo, informa il dottore, il 100% degli studenti del Galilei che hanno fatto il test sono entrati a Medicina.
“Utilizziamo l’ultimo anno dei licei scientifici e classici per fare in modo che i giovani inizio a conoscere queste materie – continua – Esiste già una sperimentazione e ci partecipano più di trecento scuole italiane”.