Del resto, il 2012 è anche l’anno in cui è cresciuta (+13 per cento) la parte di popolazione che arriva a stento a fine mese: così, per Natale, quasi sette consumatori su dieci spenderanno meno di un anno fa. Le previsioni di acquisto su scala italiana indicano l’enogastronomia stabile al top (8 regali su 10), così come abbigliamento ed elettrodomestici. In calo giocattoli (-4 per cento) e gioielli (-3), in aumento libri e viaggi (+4 per cento). Non è un caso che la definizione “Natale di speranza” risulti quella più gettonata da parte dei consumatori raggiunti dal sondaggio. “In questa situazione – osserva ancora il Direttore di Confesercenti Siena – meritano una lode particolare tutti quei commercianti che nel nostro territorio stanno affrontando di petto questa realtà, che si sono organizzati per fare rete, accendere luci, allestire eventi e ricreare un atmosfera natalizia in varie zone della città pur dovendo fare economia”.
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