Un piano finalizzato alla rigenerazione urbana e al conseguente limite al consumo di nuovo suolo. Che guarda alla tutela del paesaggio, a promuovere la bellezza della Città, che guarda alla realtà produttiva che è elemento fondante della identità cittadina. Poggibonsi ha il nuovo Piano Strutturale, approvato a larghissima maggioranza nel consiglio di ieri 10 febbraio. L’approvazione, salutata da un lungo applauso di tutti i consiglieri, ha visto il voto positivo della maggioranza rappresentata dal Partito Democratico e dall’Italia dei Valori, e dai gruppi dell’opposizione: Rifondazione-Comunisti Italiani, Riformisti Liberali e lista civica Liberamente. Voto di astensione da parte del Popolo della Libertà e di Fratelli d’Italia. Nessun voto contrario.
“Un atto di pianificazione centrale per questa consiliatura e fondamentale per la città. – dice il primo cittadino Lucia Coccheri – Un atto che giunge dopo un percorso articolato e complesso, che abbiamo portato a termine in tempi anche relativamente brevi e dovendo costantemente contrastare chi voleva impedire al Comune di esercitare le sue prerogative. La condivisione e la compattezza mostrata, seppure nelle diverse visioni, dal Consiglio comunale, è una prova di grande responsabilità e senso di attaccamento alla città di Poggibonsi”.
È stato unanime il plauso e l’apprezzamento per il lavoro svolto dagli uffici, per il percorso di condivisione e di partecipazione con la città, con le associazione e con tutte le forze politiche. Unanime, e trasversalmente sottolineato, il riconoscimento del prezioso lavoro svolto dalla Commissione Ambiente e Territorio e dal suo presidente Mauro Burresi, e dall’Assessore Giampiero Signorini per la sua volontà e capacità di coinvolgere tutte le forze politiche nel percorso.
“In questo strumento – dice Coccheri – ci sono le basi per lo sviluppo futuro della città. E queste basi sono diretta conseguenza degli indirizzi generali approvati dal Consiglio, del percorso di partecipazione con la città e con il mondo delle associazioni, del lavoro, del commercio, delle osservazioni giunte e di tutto il lavoro che c’è stato. Abbiamo dimostrato di saper lavorare, insieme, nell’interesse della comunità andando a redigere e ad approvare un atto importante per lo sviluppo futuro della città. Grazie a tutti, maggioranza e opposizione”.
I lavori del Consiglio sono iniziati con la relazione dell’Assessore ad Ambiente e Territorio Giampiero Signorini che ha approfondito i capisaldi del Piano Strutturale inserendolo nel contesto di trasformazioni urbanistiche che hanno interessato la città. ma anche ricordando i riferimenti principali che hanno guidato i progettisti, fra cui il disegno strategico del PIT e del PTC e la limitazione del consumo di suolo.
“Questo è un piano – ha ricordato Signorini – che ad esempio consentirà di avviare da subito le procedure per acquisire i finanziamenti a disposizione per interventi di rigenerazione, come quelli ad esempio legati al recente accordo tra Anci e Regione Toscana. Un piano che guarda con occhio attento a quella realtà produttiva che, forse più che altrove, è percepita a Poggibonsi come elemento fondante della nostra identità. E che, proprio per questo, prevede un dimensionamento che potrà consentire alla nostra industria di prendere al volo una eventuale ripresa economica”.
Le scelte fondamentali del Piano
La rigenerazione urbana. A questo tipo di intervento è destinato pressoché interamente il dimensionamento del Piano Strutturale. La disciplina di Piano è stata anche modificata con il contributo della Regione Toscana, per rendere lo strumento più adeguato a tutte le disposizioni di Legge che intendono favorire proprio la rigenerazione urbana. Il consolidamento del sistema insediativo. La struttura del Piano presenta una separazione netta tra il territorio urbanizzato e il territorio rurale, valorizzando, anche con apposite previsioni nel dimensionamento, le possibilità di trasformazione dei comparti urbani con conseguenti miglioramenti sotto il profilo estetico e funzionale. La cintura verde dei servizi e dei monumenti. Nell’ambito della fascia verde che circonda e penetra il centro abitato si collocano i più importanti monumenti del territorio (Fortezza, San Lucchese, Fonte delle Fate, Magione, Montelonti, Badia eccetera) e i principali servizi (scuola, ospedale, impianti sportivi eccetera). Quello della fascia verde è l’ambito, importantissimo, in cui la città contemporanea intercetta i luoghi della storia e dell’identità del territorio. I tipi di paesaggio. Fondamentale come tessuto connettivo dei poli del sistema insediativo. Il Piano Strutturale individua due tipi principali di paesaggio: il paesaggio dei crinali e quello di fondovalle e dei ripiani travertinosi. Tali paesaggi costituiscono importanti elementi identitari ed il Piano ne studia i principi generativi e ne definisce le regole di riproduzione.