“Trovo gravissimo l’ultimatum di Di Renzone contro la collega Sabatini, le cui competenze e la cui capacità di lavoro note a tutta Siena sarebbero un valore aggiunto per la presidenza di una commissione strategica per il futuro della sanità a Siena, dove occorre spezzare una cappa imposta dagli stessi soggetti e dagli stessi metodi che hanno affossato il Monte dei Paschi e dissestato le casse comunali. Un capogruppo ha il dovere di valorizzare tutte le competenze disponibili e di considerare tutte le sensibilità. Di Renzone non fa né l’uno né l’altro, di fatto marginalizzando coloro che nella lista che lo ha eletto hanno conseguito di gran lunga il maggior numero di consensi. Col suo comportamento Di Renzone è lontano anni luce dal rinnovamento con cui il sindaco Valentini e Siena Cambia si sono presentati agli elettori, prestando il fianco ai soliti noti che temono la competenza e la libera capacità di ragionare delle persone quale minaccia alla appartenenza ad un sistema. È l’ora che Di Renzone renda conto al gruppo e alla lista del suo comportamento”.
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