Undici anni di digiuno per una contrada come il Drago, abituata a vittorie spesso molto ravvicinate nel tempo, iniziano a farsi sentire.
Il Drago per fare un esempio ha vinto il 16 agosto del 1936 e poi a ruota subito dopo due anni il 2 luglio 1938. Stessa cosa negli anni ’60 con la vittoria il 16 agosto 1962 e poi subito altro trionfo a distanza di un anno il 16 agosto 1963, seguito da un altro successo il 2 luglio 1964 e poi ancora dopo soli due anni il 2 luglio 1966.
Un periodo di pausa dal 1966 al 1986 e via: ancora una raffica di vittorie a fila: 2 luglio 1986,, 16 agosto 1989, 16 agosto 1992, 16 agosto 1993 e poi l’ultima vittoria appunto il 16 agosto 2001.
“Noi andiamo un po’ a strappi – dice il capitano del Drago, Mario Toti – dalla vittoria del 1945 ad esempio abbiamo dovuto attendere 17 anni per tornare a festeggiare. Speriamo adesso qundi di riaprire la scia positiva!”.
Come si sta preparando la contrada al prossimo Palio?
“Con molto entusiasmo come sempre. Ogni anno l’entusiasmo aumenta”.
In Provincia, soprattutto grazie alle corse a Monticiano, si sono viste delle belle corse e cavalli davvero in forma. Cosa ne pensa?
“Monticiano è stata un’ottima realizzazione dell’amministrazione comunale. Una pista che personalmente mi ha permesso di valutare meglio i cavalli iscritti al Protocollo ed anche i fantini che su questa pista hanno avuto l’occasione di esprimersi al meglio”.
Che lotto prevede Mario Toti?
“Un lotto alto composto da cavalli conosciuti e vincenti, eliminando qualche soggetto che già ha corso ma con il quale non si vince e l’inserimento di qualche soggetto che magari è più complicato, di più difficile gestione ma con il quale si viaggia davvero”.
Il motore dunque preferito alla totale perfezione magari in mezzo ai canapi?
“Sì, noi nel Palio dei Carabinieri abbiamo sempre perso. Personalmente quindi preferisco avere un cavallo meno perfettino ma che ha un motore potente”.
Voterà a favore di Istrceddu?
“Certo, io ho sempre votato per l’inserimento dei cavalli migliori. Non ho mai votato per mandare a casa un cavallo buono”.
Il Drago parte dal fantino di contrada Antonio Siri?
“Certo, Antonio ha moltissime possibilità di montare nel Drago il 2 luglio sera. Credo che – almeno nel nostro caso – il 29 giugno il valzer delle monte si risolverà molto velocemente. Certo è anche vero che ci siamo tenuti anche altre porte aperte. Corriamo sia a luglio che ad agosto ed avere la certezza di esserci entrambe le volte può farci fare alcune valutazioni diverse. Siri però, lo ripeto , ha tantissime possibilità di montare nel Drago. E’ un ragazzo intelligente e con molta tecnica. Noi lo abbiamo scelto proprio per la sua tecnica. Ha fatto una bella Provincia, è un ragazzo serio. In Piazza purtroppo ha fatto un solo Palio oltrettutto di rincorsa. Dal punto di vista della Piazza è ancora un’incognita ma noi crediamo nelle sue doti”.
Mercoledì sera il Commissario Laudanna ha incontrato i capitani: che impressione le ha fatto?
“Un’impressione molto ma molto migliore di quella che avrei pensato. Ha fatto discorsi correttissimi, ha dimostrato di aver provato a capire nello specifico cosa è il Palio. Mi ha davvero fatto un’ottima impresisone. Adesso bisognerà vedere all’atto pratico come si comporterà- Da parte nostra avrà tutta la collaborazione richiesta. Questo almeno fino al 29 giugno. Poi le cose potrebbero essere più cade e potremmo un po’ peggiorare tutti! Questo il Commissario l’ha capito e ci ha infatti assicurato che non sarà assolutamente sua intenzione snaturare il naturale percorso del Palio, non ha intenzione di cambiare le cose”.
Sarà un Palio più povero?
“Dovrebbe esserlo. Questa potrebbe essere l’occasione per le contrade di rientrare in un range più normale delle cose. Anche perchè alcuni di questi fantini che vengono pagati molto, vanno a correre in altre piazze per un centesimo di quello che prendono a Siena”.
Elena Casi