La pompa di calore è uno dei principali protagonisti nel settore della climatizzazione, soprattutto per quel che riguarda il riscaldamento degli ambienti domestici. Questo sistema, particolarmente efficiente dal punto di vista energetico, funziona trasferendo energia termica verso un ambiente freddo prendendola da uno più caldo (l’esterno). L’obiettivo è assicurare un comfort ottimale alla nostra casa, senza rinunciare ad un importante risparmio in bolletta, dato che i consumi sono ridotti rispetto ad una classica caldaia. La sua versatilità, dunque, merita assolutamente un approfondimento.
In che consiste la pompa di calore?
Il suo funzionamento si basa su un ciclo termodinamico di evaporazione e condensazione. Tale ciclo inizia con un fluido refrigerante che assorbe calore dall’ambiente esterno attraverso un evaporatore. Il refrigerante, convertito in forma gassosa e ad alte temperature, viene poi compresso, ed è così che riesce a riscaldare il circuito. Poi, dal circuito il calore passa direttamente all’acqua che sfrutteremo per il riscaldamento degli ambienti o per uso sanitario.
Durante questo processo, il refrigerante si condensa e ritorna allo stato liquido per via della cessione del calore, ed è dunque pronto per iniziare un nuovo ciclo. Inoltre, è bene precisare che questa tecnologia è nota come aria-acqua, e la troviamo ad esempio in molte pompe di calore su ZetaIdraulica.it, uno shop online specializzato in prodotti idrotermosanitari.
Questa trasformazione di energia permette di riscaldare una casa in inverno e raffreddarla in estate (pompa di calore reversibile), con un’efficienza notevolmente superiore rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali. Inoltre, l’energia termica utilizzata proviene da fonti rinnovabili, come il terreno, l’aria e l’acqua, il che rende questo dispositivo una scelta ecologicamente responsabile.
La pompa di calore, quindi, non solo assicura un risultato termico ottimale, ma contribuisce anche alla salvaguardia dell’ambiente e alla riduzione del nostro carbon footprint.
Tecnologia aria-aria e aria-acqua: le differenze
Si comincia con una precisazione importante: entrambi i sistemi sfruttano l’energia termica dell’aria esterna, ma differiscono sensibilmente nel modo in cui questa energia viene poi distribuita all’interno degli edifici.
La pompa di calore aria-acqua, che abbiamo descritto poco sopra, sfrutta il liquido refrigerante come mezzo per il trasferimento di calore. Questa tipologia è particolarmente versatile e può essere utilizzata per riscaldare anche l’acqua sanitaria, cosa che invece non può fare una pompa di calore aria-aria.
Quest’ultima sposta l’energia termica dall’aria degli ambienti esterni all’aria degli ambienti interni, ed è composta da due unità. Per fare un esempio concreto, il classico condizionatore può essere considerato una pompa di calore aria-aria, se è in grado sia di riscaldare che di raffreddare gli ambienti domestici. Si tratta di un’opzione più semplice e meno costosa da installare, ma ha comunque dei limiti: si parla dell’efficienza energetica ridotta in località con temperature estreme. Non a caso, viene spesso usata nelle zone con un clima temperato.
Sia le pompe di calore aria-acqua, sia i modelli che funzionano con la tecnologia aria-aria, rappresentano due soluzioni più che valide. La scelta tra l’una e l’altra, però, dipenderà dalle specifiche esigenze dell’abitazione e dai desideri dell’utente.