E se domenica si voterà per le politiche, la querelle elettorale di Siena non si ferma, anzi, si prepara ad entrare nel vivo. Si parla di civismo, con più di un candidato che grida al “sono io il più civico di tutti!”, come sottolinea Massimo Sportelli (candidato del Progetto Civico Senese), nella nota diffusa oggi. “Viviamo tempi strani – afferma Sportelli -. Tempi in cui, chiunque, al di là degli interessi che palesemente rappresenta o che vuole andare a rappresentare, si sente di dichiarare – senza pudore alcuno – non solo di essere civico, ma di esserlo in modo assoluto addirittura fino ad arrivare a rivendicare una sorta primato asserendo di fatto di essere ‘il più civico!'”.
Una vera e propria ‘gara di civismo’, che il candidato vede, però, come una direzione auspicabile, quanto meno in progetti condivisibili, sempre che questo non diventi un ‘cinismo mascherato da civismo’, come lo definisce lui stesso, giocando con le parole.
“L’importante è stare attenti al doping, perché il civismo se ‘mascherato’ diviene la peggior forma di cinismo verso la Città; e senza dubbio è tale ogni pratica asservita a far sì che interessi distanti (nazionali e/o regionali) restino o giungano al governo della Città a banchettare con i miseri avanzi dei pasti pregressi”.
Quindi, Sportelli avanza con le proposte e lo fa chiamando in causa gli altri candidati, invitandoli a condividere (nell’interesse cittadino) i seguenti punti:
– sottoscrivere una comune richiesta a tutti i parlamentari in pectore che andranno a rappresentare il territorio chiedendo che questi si facciano promotori in parlamento di una nuova Legge per Siena (perché è impensabile mantenere intatto il nostro paesaggio e centro storico senza contributi ora che non ci sono più quelli di Mps e FMps).
– sottoscrivere una sorta di “protocollo”, un profilo dei candidati per le nomine in Fmps, in modo tale che indipendentemente da chi li nomini (attuale o futura amministrazione) non sia un mero esercizio di occupazione di parte del potere, ma si tenga realmente conto degli interessi della Città quanto meno in termini di competenza e legame al territorio.
– un impegno atto ad impedire la tendenza a delocalizzare a livello regionale tutte le realtà locali, ivi ricomprese quelle con specifico interesse a rimanere locali. In particolare, dato che abbiamo un territorio molto ampio ed una densità abitativa molto bassa, in materia di regionalizzazione dei rifiuti per non rischiare di divenire la “terra dei fuochi” Toscana dobbiamo spendersi perché la gestione dei rifiuti che ora riguarda Siena, Arezzo e Grosseto rimanga tale.
– un impegno a spendersi per far rimanere nel nostro territorio le aziende che qui sono nate (Mps, Estra…) o che nel nostro territorio abbiamo portato i loro stabilimenti (Gsk…).
– che ogni candidato si impegni a sollecitare, perseguire e far intraprendere ogni azione tesa al recupero dei denari della FMps (3,8 mld di €) sperperati per acquistare azioni della banca ormai non più dei Senesi (ora dello stato al 68%) confidando su un valore nominale falsato da bilanci non veritieri.
“Così facendo – prosegue Sportelli -, indipendentemente da colui o dalla coalizione che risulterà essere vincitore, qualche interesse oggettivamente civico della Città potrà essere comunque raggiunto al di là delle dichiarazioni di facciata”.
Un occhio anche verso le elezioni nazionali dove la scarsa presenza di candidati legati al territorio infonde un certo scoraggiamento già commentato a più riprese sui social e sulle tetate locali.
“Oltre che basito, subisco come tutti voi ogni tentazione verso il disinteresse politico fino a pensare di arrivare a non esercitare i miei diritti di cittadino. Fortunatamente però, lo sgomento è pari alla consapevolezza che così facendo, altri (per primi i peggiori) si approprieranno del mio consenso per fini loro a me alieni. Pertanto, a marzo si dovrà trascurare l’indignazione per scegliere il male minore accontentandosi di non dare deleghe in bianco a nessuno, ma a maggio si dovrà respingere e combattere ogni ‘colonizzatore di interessi’, specie se biecamente ‘mascherato di un civismo di comodo'”.
Una chiosa che invita al voto, quindi, direzione in cui si è espresso anche il candidato civico (ma appoggiato da più partiti di centrodestra) Luigi De Mossi che, auspicando in un grande risultato del centrodestra, entra a gamba tesa sul Partito Democratico:
“Il 4 marzo si avvicina. Il mio auspicio è che prevalga la voglia di andare a votare. Lo dico soprattutto ai giovani, molti dei quali si apprestano ad andare alle urne per la prima volta. Andare a votare è lo strumento principale con cui i cittadini possono premiare o meno l’efficacia, la capacità di un determinato soggetto politico di governare e legiferare. Se il Pd ci ha deluso non basta – in questo caso – lamentarci e scriverlo sui social; per cambiare davvero abbiamo il compito di andare in cabina elettorale e votare per un altro partito. Siena deve ritornare agli alti livelli che merita e soltanto una discontinuità con chi ci ha amministrato sino ad oggi ci può dare la possibilità di essere protagonisti in Italia, in Europa e nel resto del mondo. Non potrà essere certo Padoan a rappresentare al meglio il nostro territorio. Sono sicuro che il 4 marzo la coalizione di Centrodestra unita porterà a casa un grande risultato e consentirà a questo Paese di voltare pagina. È lo stesso voltare pagina che dobbiamo fare a Siena nella prossima tornata elettorale. Basta subire: torniamo protagonisti!”
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