Da Simone Vigni (Pd) lettera aperta a Bruno Valentini

Simone Vigni

Leggo ormai da oltre dieci giorni i continui interventi di Bruno Valentini. Interventi di cui mi sorprendono i toni e i contenuti, ma soprattutto mi sembrano anni luce distanti dalla persona misurata e corretta che ho sempre conosciuto. L’ultimo tuo post su Facebook mi ha gelato il sangue nelle vene. Parli di unità, di serenità, di condivisione nel partito, ma al contrario, in ogni parola si legge, tra le righe, rancore, vecchio modo di fare politica e passato. Mi dispiace Bruno, ma è inaccettabile che tu metta nello stesso piano chi, per ragioni familistiche e interessi personali, ha fatto Commissariare il Comune capoluogo e chi, dopo neanche un anno di governo, è stato costretto a dimettersi per mano di sette consiglieri, eletti nel Pd. Mi aspettavo che tu da sindaco capissi, più di altri, quanto quell’atto vergognoso abbia fatto male alla città e provocato un danno gravissimo ai senesi. Non lo dico io, ma lo dicono i cittadini che si lamentano di essere stati lasciati da soli, lo dice chi opera nel sociale e deve affrontare in completa solitudine una fase difficilissima, lo dice chi avrebbe bisogno di un Comune vicino, che decide, che ascolta, che porta avanti un programma e azioni serie di rilancio e oggi invece si trova a fronteggiare questi mesi senza punti di riferimento. Come puoi pensare di cancellare tutto questo? Come puoi pensare che i senesi siano disposti a veder tornare quelle stesse persone in Comune? Mi dispiace, ma quella che tu chiami unità, è solo un tentativo di far tornare in auge le stesse facce, cercando di nasconderle fino all’ultimo per non perdere consenso. E poi veniamo ai tuoi attacchi sulla chiusura del Partito. Tu sei la migliore testimonianza di quanto il Pd a Siena sia una forza aperta e disponibile al confronto. Basti pensare che tutto il Pd ha salutato la tua candidatura in maniera positiva, dandoti la possibilità di partecipare, prorogando i termini per la presentazione delle firme e mettendoti nelle condizioni migliori per raccoglierle, nei tempi previsti. Il Pd e le altre forze della coalizione sono andati anche oltre, raccogliendo il tuo invito a posticipare le primarie, fissandole il 20 gennaio. Se fosse stato un partito chiuso, tu oggi avresti di che lamentarti, ma fortunatamente le cose non sono come vuoi farle credere tu. Veniamo alle firme. Sono giorni che continui a “strumentalizzare” il numero di firme necessarie per candidarti. Ti ricordo e lo ricordo a chi non lo sa che bastano 44 firme dell’assemblea o quelle dei 412 iscritti per candidarsi. Numeri lo ribadisco del tutto sostenibili per chi si candida alla guida di una città come Siena. Veniamo poi al passaggio che più ritengo oltraggioso, quello delle ritorsioni professionali a non si sa chi. Prima di tutto ti chiedo per chiarezza e per trasparenza di fare nomi e cognomi di chi in questi anni ha subìto quelle che tu chiami “ritorsioni professionali e occupazionali”. Credo che se c’è una cosa che deve finire in questa città è il “dire e non dire”; il malcostume delle calunnie in forma anonima e il portare avanti maldicenze che non trovano realtà nei fatti. Io credo che siano in tanti, invece, quelli che in passato ricoprendo ruoli di primo piano a livello istituzionale e politico abbiano “usato” il partito per fare carriera, magari in Banca o per “posteggiare” figli e amici qua è là. Io credo Bruno che questo sia il malcostume da combattere, impegnandosi tutti affinché il merito e il talento siano riconosciuti al di là delle conoscenze e dei ruoli. Le primarie, come dimostrano quelle nazionali alle quali nella sola Siena hanno partecipato in circa 7 mila, sono un’opportunità grande di confronto, di democrazia e di discussione sul futuro della città. Ti chiedo solo una cosa: spiegaci quale è la tua visione della Siena di domani, vai dritto al punto con trasparenza e cercando di dare, con serenità ed entusiasmo, il tuo contributo, senza veleni e con toni più rispettosi e pacati nei confronti di tutti.

Simone Vigni
Responsabile organizzazione PD unione comunale di Siena