“Il mio augurio è che il Comune di Siena possa tornare al voto il più rapidamente possibile e che l’esperienza di Franco Ceccuzzi possa ripartire, sostenuto da una nuova maggioranza coesa per il bene di questa città. Siena ha bisogno di affrontare sfide difficili sul fronte occupazionale ed economico”. Con queste parole Matteo Renzi, sindaco di Firenze ha aperto la presentazione del libro “Stilnovo” che si è svolta ieri, mercoledì 29 agosto alla presenza di oltre mille persone. Il sindaco di Firenze, nel suo intervento ha parlato di primarie ed elezioni politiche, prendendo spunto da alcuni passaggi del suo libro.
“’Stil Novo’ – ha detto Matteo Renzi – è un libro che parla della buona politica. Nella storia di Firenze, ma anche in quella di tutte le nostre città, c’è sempre stata una grande capacità di fare cose serie, belle, straordinarie e, contemporaneamente di sorridere ed entusiasmarsi. È una caratteristica che credo dovremmo recuperare in un momento in cui sembra andare tutto male. Quell’entusiasmo che anche Siena può e deve ritrovare”.
“La crisi è anche un’opportunità – ha detto ancora Renzi – per provare a cambiare le regole del gioco. Siamo di fronte a un cambiamento strutturale, non a una crisi transitoria. Il più grande degrado per un Paese è la solitudine dell’uomo moderno, che non riesce più a riconoscersi parte di una comunità. In questa cornice la possibilità di ritornare a credere nella politica, è una grande chance per tutti. Ecco perché ci candidiamo alle primarie: non per un’ambizione o una poltrona da conquistare, ma per dire a tutti che la politica può tornare ad avere un ruolo nelle nostre comunità. Le primarie sono un’occasione per metterci in discussione, per spiegare come vogliamo concretamente cambiare questo Paese”.
“Faremo una campagna elettorale – ha detto Renzi – in cui parleremo di problemi reali, come quello che riguarda la grande infrastruttura necessaria al Paese. La più grande opera che serve all’Italia oggi, è quella educativa. C’è bisogno, inoltre, di una rivoluzione culturale che porti le donne in politica, recuperando la loro sensibilità, competenza e intelligenza, la loro passione e la loro determinazione. È una scelta culturale fondamentale per un Paese che vuole tornare ad avere un futuro. La politica italiana non ha solo bisogno di fare cose concrete, ma ha anche la necessità di accettare uno stile nuovo e questo è un po’ il senso profondo della sfida che vogliamo mandare avanti. Noi pensiamo che la politica sia una cosa bella e abbiamo la speranza che ciascuno di noi torni a chiedere a se stesso la voglia e la felicità di rimettersi in gioco. Le primarie, in questo senso, sono la grande occasione in cui il popolo si riprende la politica”.