“Abbiamo intenzione di organizzarci comunque, raccogliere ugualmente le firme tra i cittadini, porteremo al nostro partito 1500 firme almeno per dimostrare che la città pretende più democrazia e soprattutto che la città cerca una voce nuova, un alito di libertà e di rappresentanza. Non credo infatti che chi è stato parte del problema che ha messo in ginocchio la città oggi possa rappresentare la soluzione al problema”.
Valentini poi ha specificato che si sente “un uomo del Pd, faccio parte di questo partito e della sua storia da quarant’anni e non ho nessuna intenzione di spaccarlo o metterne in difficoltà il risultato elettorale: sono però convinto che con me il partito può aprirsi, cercare nuove voci e proposte, noi in questa sala e tutte le persone che firmeranno per me porteranno una speranza in più alla città ed al centrosinistra, nostra naturale collocazione. Altrimenti si alimenterà il non voto od il voto di protesta”.
Durante la serata poi Valentini ha elencato le difficoltà della città e le proposte concrete che ha pensato per Siena.
“Sono molti i temi sui cui dovremo dibattere tutti assieme: penso agli sbagli della pianificazione urbanistica e dell’eccesso di nuova edilizia rispetto al recupero. La stagnazione demografica della città ed i prezzi altissimi delle case rivelano che le scelte urbanistiche degli ultimi anni alla fine si sono hanno aiutato la speculazione fine a sé stessa perché a tutti questi nuovi metri cubi di cemento non corrisponde un aumento della popolazione. Penso poi alla Banca, al Monte dei Paschi ed alle responsabilità di chi ha scelto la classe dirigente degli ultimi anni, di chi gli ha dato carta bianca prima con gli incauti acquisti prima di Banca 121 e poi di Antonveneta ed adesso sulle politiche del personale senza puntare invece su nuove proposte commerciali per la crescita della Banca, fino alla sconvolgente ammissione del Presidente Profumo che poche settimane fa ha dichiarato che i profitti reali di MPS degli ultimi cinque anni erano non più di 50 milioni, quindi dividendi di carta, non supportati da reali ricavi, che hanno alimentato politiche clientelari sperperando patrimonio”.
A questi temi ha poi aggiunto la necessità di valorizzare e dismettere pezzi di patrimonio pubblico non strategico per ridurre l’insopportabile pressione fiscale e di rilanciare la vivacità culturale cittadina e turistica, oggi ingrigita, sapendo che “non avremo più la possibilità di finanziamento facile come è stato fino ad oggi. Dobbiamo trovare nuove forme di finanziamento e nuovi sponsor: abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità perché avevamo un bancomat senza limiti che abbiamo buttato nel cestino”.
Al termine dell’assemblea pubblica Valentini ha invitato tutti i partecipanti a firmare per sostenere la sua candidatura, nella speranza – ha detto – che il PD e la colazione tutta lo ammettano alla corsa per le primarie. Inoltre nasce da stasera un progetto nuovo che proporrà temi e modalità partecipative di condivisione delle idee “ci organizzeremo come se partecipassimo alle primarie, se questo sarà possibile siamo pronti altrimenti troveremo altri modi per condizionare le scelte politiche del Partito Democratico, dentro al quale ci riconosciamo, e di tutto il centrosinistra senese”.