Effettuato a Siena, all’AOU Senese, il 900esimo trapianto di rene. Si tratta di un grande traguardo per il centro trapianti senese, grazie alla collaborazione multidisciplinare tra i reparti di Nefrologia, Dialisi e trapianti, diretta da Guido Garosi, Chirurgia Trapianti di rene, diretta da Mario Carmellini e Anestesia, diretta da Pasquale D’Onofrio. “E’ un risultato importante per tutto il nostro sistema – afferma Pierluigi Tosi, direttore generale AOU Senese – che premia anche la dedizione e il lavoro del personale impegnato nelle attività di trapianto e di tutti i reparti che supportano questa particolare attività. Si tratta di un percorso, avviato a maggio del 2000, dove viene curato ogni dettaglio per il paziente: dal momento dell’inserimento in lista sino al follow up, con i controlli post trapianto. Un ringraziamento particolare anche alle famiglie dei donatori, alle forze dell’ordine e alle associazioni di volontariato impegnate in quest’ambito”. La crescita dell’attività è legata anche ad un’aumentata sensibilità delle famiglie dei donatori, al lavoro effettuato dal Coordinamento Donazione Organi e Tessuti dell’AOU Senese e alla collaborazione con le altre aziende sanitarie della Toscana.
“Negli ultimi 5 anni – spiega il professor Carmellini – la nostra attività è cresciuta ed è stata potenziata. Abbiamo effettuato 326 trapianti di rene tra il 2012 e il 2017 e, nel 2016, Siena è stato il primo centro trapianti della Toscana, con 72 interventi effettuati”. Le possibilità di trapianto sono aumentate grazie anche alla possibilità di utilizzare tre tipologie di organi: da donatori deceduti, donatori a cuore fermo e donatori viventi. “In particolare – aggiunge Carmellini – sono aumentate anche le donazioni da donatore vivente, che vengono eseguite in modalità robotica, con numerosi vantaggi post-operatori per i donatori. In questi ultimi due anni abbiamo intensificato anche la catena samaritana della donazione e i trapianti in modalità cross-over, cioè tra coppie di donatori compatibili in maniera incrociata, dove ogni coppia è composta da un paziente in attesa di trapianto e da un consanguineo o persona legata affettivamente, disposta alla donazione ma non compatibile”.
Il 900esimo trapianto di rene è stato effettuato su una giovane donna e l’équipe trapiantologica è già impegnata in sala operatoria per il trapianto numero 901. “Il nostro obiettivo – conclude Carmellini – è di arrivare a quota 1000 nel 2018, grazie alla collaborazione e all’impegno di tutti”.