Castelnuovo Berardenga ha accolto l’allenatore Claudio Ranieri consegnandogli la cittadinanza benemerita e ripercorrendo la cavalcata del Leicester: una favola che ha incantato i tifosi di tutto il mondo.
Castelnuovo Berardenga vive nell’abbraccio dei colli senesi, una perla del Chianti che sembra essersi fermato ad un tempo impreciso ed è incastonato in uno degli scenari più belli del territorio italiano. E’ facile perdersi nell’ammirare i suoi colori, nel gustare i suoi sapori ed i profumi che ne invadono le vie, una magia capace di catturare tutti come nella favola più bella e Claudio Ranieri, allenatore del Leicester, ha portato qui la sua, appena giunta ad un lieto fine.
Ieri, al Teatro Alfieri di Castelnuovo, l’amministrazione comunale e la cittadinanza hanno accolto Mister Ranieri in un evento che lo ha visto diventare parte integrante di questo fiore all’occhiello del territorio, conferendogli la cittadinanza benemerita dopo che lui, già da tempo, ha scelto questa meta per le vacanze. Al termine del video di presentazione che ripercorre l’impresa eroica del Leicester, sono gli sguardi e l’applauso commosso del pubblico a far da protagonisti, un’ ovazione che richiama i rumori e l’ardore tipici di una vera e propria tifoseria: perché tutti, quest’anno, abbiamo sentito un po’ nostri il colori della squadra inglese. Annunciato da una campanella che ricorda il tormentone del “Dilly Ding Dilly Dong“, Ranieri viene salutato da un teatro gremito di tifosi, cittadini e bambini, piccoli calciatori in erba che guardano al Mister con occhi sognanti. “Uso la campanella per svegliare i ragazzi in allenamento quando noto che sono disattenti: è un piccolo trucco che usavo anche a Cagliari” dice, con un sorriso che incurva il cipiglio composto ma lieve al tempo stesso. A condurre l’incontro è Cristiana Buonamano, giornalista di Sky che presenta non solo Ranieri ma anche Bernardo Corradi, calciatore senese che ha avuto l’occasione di essere allenato da Ranieri per una stagione a Valencia: “Si può parlare di favola fino a un certo punto: analizzando i numeri, si vede che è stata una vera e propria impresa sportiva!”
Inizia quindi il racconto di quella che è stata una delle imprese calcistiche più incredibili della storia: una squadra che si era salvata per miracolo nella stagione precedente, ha conquistato la vetta del campionato inglese andando contro i pronostici di tutti e trascinando verso la vittoria anche i sogni di molti tifosi da tutto il mondo. Il tutto, sotto la guida di Claudio Ranieri, l’autore della favola. “Sono contento perché è stata una vittoria difficilissima in un campionato altrettanto difficile, dove i soldi fanno da padroni. Il Leicester è una squadra che ha le sue potenzialità economiche, ma che non sono abbastanza per competere con quelle degli altri club che avevano più margine di azione anche sul mercato: noi siamo rimasti gli stessi dall’inizio alla fine”.
Ed è stato proprio il puntare sulla squadra che ha garantito i risultati eccezionali raggiunti. Il segreto del Leicester sono stati proprio quei ragazzi, uniti dall’inizio alla fine e che hanno creduto l’uno nell’altro senza concentrarsi troppo sul risultato, il tutto accompagnato dalla serenità con cui Ranieri ha voluto condurre il percorso, partita dopo partita, allenamento dopo allenamento. “Il risultato non è importante, datemi tutto sul campo ed io sono contento” è quello che ha sempre detto l’allenatore, perché la passione per il calcio che vive nei tifosi inglesi vuole proprio questo: vedere la squadra che lotta sempre fino all’ultimo pallone.
Alla domanda sul perché ha scelto proprio Castelnuovo Berardenga per trascorrere le proprie vacanze, Claudio Ranieri risponde così: “A Castelnuovo si vive bene. Bella gente, buon vino, buon cibo… Tutte cose positive, troppe!” Riceve la cittadinanza benemerita con le onoranze del sinadaco Fabrizio Nepi, mentre lui porta in dono la maglia di Vardy. E’ ancora quell’esultanza ad accogliere il nuovo cittadino, con la sicurezza che nella storia, oltre a Claudio Ranieri e al mitico Leicester, resterà anche un po’ del nostro territorio.
Arianna Falchi