Non ci poteva essere epilogo migliore per la Robur. Non è bastato raggiungere l’obiettivo primario, quello della promozione in Lega Pro, Morgia ed i suoi uomini hanno voluto strafare andando a vincere il tricolore di categoria. Siamo campioni d’Italia anche noi!
Il calcio è bello anche perche esistono storie come quella della Robur. Nel luglio scorso, quando le altre formazioni erano già al lavoro per prepararsi al meglio al campionato, a Siena ancora non esisteva nemmeno una società. Piano piano, con coraggio e passione, il calcio a Siena è ripartito e oggi festeggia una vittoria che possiamo definire addirittura storica. Vincere è sempre bello, qualunque sia la categoria. La grande maturità dei tifosi bianconeri è stata dimostrata ampiamente durante tutto il campionato. Non valeva l’avversario, poco importa se fino a pochi mesi fa lottavamo contro Juventus, Milan o Roma, l’importante era esistere, esserci, vedere le maglie bianconere sul vecchio Rastrello, continuare ad avere la possibilità di poter tifare una squadra. Ce l’abbiamo fatta, tutti assieme, dal primo all’ultimo tifoso, dal presidente coraggioso Antonio Ponte all’allenatore Massimo Morgia, fino all’ultimo collaboratore.
È stata la vittoria di un’intera città che cerca disperatamente di riscattarsi in tutti i campi, dopo che loschi personaggi hanno cercato di distruggerla.
Una particolare lode va al mister Massimo Morgia. La sua umanità ha conquistato tutti. Non è solo un semplice allenatore, ma un uomo vero, padre di un gruppo che lo ha seguito sempre senza polemica, anche nei momenti più difficili. A lui va tutto il ringraziamento di una tifoseria che ora si aspetta le dovute garanzie di un futuro senza proclami o sogni irrealizzabili, ma solo la tranquillità che meritiamo.
Grazie campioni! Forza Roburrone!
Antonio Gigli