“L’autonomia differenziata, per come è stata pensata la proposta, è in piena contraddizione con il Pnrr. Il Piano ha l’obiettivo di ridurre i divari tra i territori e le crescenti diseguaglianze tra il Paese. E l’autonomia differenziata va esattamente nella direzione opposta”.
Il no del presidente di Ali Toscana Andrea Marrucci al ddl Calderoli è fermo e intransigente.
Il disegno di legge del ministro per gli Affari regionali vuole attuare quanto prevede il terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione ai sensi del quale – sulla base di un’intesa fra lo Stato e la regione interessata – possono essere attribuite alle regioni a statuto ordinario, che ne facciano richiesta, forme e condizioni particolari di autonomia in 23 materie, tra cui salute, istruzione, ambiente, energia, trasporti, commercio.
L’atto è in discussione oggi al Senato e dovrebbe ricevere il via libera dall’aula per poi passare alla Camera. Ma sul tema Marrucci è chiaro: “Il ddl Calderoli- ha proseguito- “si commenta da solo… L’Italia deve essere ricucita e non divisa in due. E il disegno di legge, per come è stato presentato, non è rispondente al dettato costituzionale”.
Tra i punti presi in analisi dal presidente regionale di Ali c’è anche quello sui livelli essenziali delle prestazioni: “Sul tema vi è fumositĂ visto che devono essere garantiti ai cittadini sotto forma di diritti. E poi – aggiunge – vi sono appelli, e non del primo cittadino Marrucci, ma di autorevoli fondazioni come Gimbe, che mettono le mani avanti su quei due probabili Paesi a due velocitĂ che potrebbero uscire fuori, con differenze tra Regioni che potrebbero crescere su temi come quello della sanitĂ ”.