A marzo i treni toscani non hanno avuto particolari problemi durante il servizio. Nei primi tre mesi del 2016 su nessuna linea è maturato il bonus cui hanno diritto gli utenti del treno in presenza di disagi che provochino ritardi o cancellazioni di treni programmati. Il risultato positivo coinvolge anche le tratte Firenze-Siena e Siena-Grosseto, nate dalla divisione della linea 3 Firenze-Siena-Grosseto. Da gennaio gli abbonati di queste percorrenze hanno due indici di affidabilità di riferimento diversi. Gli indici di affidabilità servono a calcolare i ritardi e disagi del servizio regionale di trasporto su ferro. Tengono in considerazione i minuti di ritardo accumulati in arrivo ed i minuti di servizio non resi (treni soppressi) quando dipendono da cause imputabili al gestore del servizio o al gestore della rete. Il dato regionale complessivo è migliore rispetto a quello dello scorso anno.
La divisone della linea 3 è una delle novità derivate dal nuovo contratto di servizio stipulato dalla Regione Toscana con Trenitalia, in corso di perfezionamento. L’accordo, partito il 1 gennaio 2016, prevede anche: il calcolo “in positivo” dell’indice di affidabilità, la progressiva elevazione dell’indice minimo di affidabilità, l’estensione del diritto al bonus ai possessori di abbonamenti sovraregionali. Oltre a questi bisogna aggiungere anche la rilevazione dei ritardi ai fini del calcolo dell’indice dei treni che percorrono tratte interregionali effettuata nelle stazioni più significative per i pendolari e non più in quella di destino del treno.
«Anche a marzo, come a febbraio – spiega l’assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli – la puntualità media dell’intera regione supera il 95%. Questo è il frutto del lavoro fatto dai gestori, nel rispetto di quanto richiesto dalla Regione, anche grazie al nuovo contratto di servizio e anche delle condizioni atmosferiche che, salvo alcuni episodi, sono risultate favorevoli».