Differenziata, i ‘trucchi’ di Chianciano per superare il 76%: “Attenzione alle attività turistiche e bidoncini nei condomini”

Il passaggio al porta a porta operato qualche anno fa ed una particolare attenzione a tutte le utenze presenti nel territorio: per l’assessore all’ambiente di Chianciano Terme Damiano Rocchi sono questi i due trucchi che hanno portato il Comune chianino a superare il 76% della raccolta differenziata.

La prima operazione ha permesso di passare da un 48% ad un 70% dal 2017 al 2018 per poi migliorare gradualmente. Poi c’è il focus puntuale su tutto territorio.

“Abbiamo tanti condomini con un loro bidoncino – spiega Rocchi – Questo consente di conferire durante la settimana e poi diamo sempre un’occhio a come operano le molte aziende ricettive e turistiche del nostro territorio”.

Chianciano rientra nel gruppo virtuoso dei comuni senesi che superano  il 70% della differenziata, secondo i dati Ato del 2022, insieme a Chiusi, Monteroni, Sarteano, Torrita di Siena e Radicofani, la migliore con il 78%. Sei Toscana, commentando i dati diffusi dall’ambito, ha posto l’accento sui 15 municipi che hanno superato lo scaglione del 60%.

Bisogna però anche fare una riflessione sui restanti venti.  In questo gruppo infatti c’è chi va tutto sommato bene – il Capoluogo è salito in un anno di oltre quattro punti percentuali arrivando al 62% – ma anche delle punte negative: Montalcino e Piancastagnaio si fermano a quota 40%; Radda in Chianti e San Gimignano vanno poco oltre il 30%. Maglia nera infine a Castiglione d’Orcia con il 25,11%.

Numeri poco lusinghieri su cui bisognerà fare qualcosa.

MC