Tra operatori e assistiti è necessario un patto affinché si possa fare pressione su Regione e direttori generali in modo che sanità senese e policlinico Le Scotte possano avere risorse sufficienti ad affrontare la crescente domanda di salute indotta dalla pandemia e dalla difficile situazione sociale.
Questo è emerso nel confronto Sos Sanità, organizzato da Fratelli d’Italia a Palazzo Patrizi. Il partito ha incontrato i cittadini e gli operatori per affrontare le criticità del tema. A moderare l’evento è stata il direttore di Siena News Katiuscia Vaselli. E sono intervenuti Tiziana Baglioni, già direttore della Oncologia di Nottola, Monica Crociani, in passato dirigente medico della radioterapia della Aous, Enzo De Risi, medico di medicina Generale, Michele Aurigi, presidente dell’Ordine degli Infermieri di Siena. Ad Enrico Tucci, coordinatore comunale di Fdi, sono state affidate le conclusioni.
Tucci, a margine dell’iniziativa ha giudicato positivamente la riconferma di Antonio D’Urso come dg dell’Asl sud est( “ha lavorato bene, sarebbe stato sciocco mandarlo via con la pandemia in corso”) ma ha anche mandato un monito al dg dell’Aou senese Antonio Barretta: “Deve garantire alle Scotte le funzioni ospedaliere di primo, secondo e terzo livello. A lui piace parlare di eccellenza, ma si vede che la medicina di tutti i giorni non è nelle sue corde”. Critiche pure per l’assessore regionale Simone Bezzini “incapace di non assicurare finanziamenti per la sanità senese e schiacciato tra Giani e Gelli”.
Aurigi ha parlato dei problemi vissuti dagli infermieri, con il covid che “ha accentuato i problemi di una professione che non riesce a garantire un’assistenza di qualità”, speiga. Ezio de Risi, ha lanciato un allarme sulla sanità di base “che rischia di essere privatizzata”. Crociani ha analizzato “le criticità esistenti alle Scotte, dalle liste d’attesa ad una difficile comunicazione interna. Problemi che – rivela- sono stati acuiti da coronavirus”. Baglioni infine ha raccontato della sua esperienza, e di quella dei pazienti, dentro l’ospedale in Valdichiana chiuso all’esterno per non portare il contagio in nosocomio.