È l’universalità di valori espressi dal mondo del Palio e dalle contrade la vera protagonista de L’uomo sottile, opera del drammaturgo senese Sergio Pierattini, che si sviluppa dopo lo svolgimento di una Carriera.
A portare in scena il lavoro di Pierattini è l’attore Massimo Reale, in uno spettacolo diretto da Manuela Mandracchia che sarà ospitato, da oggi fino a domenica, alle 20.45 allo Studio Topi Dalmata in via Piccolomini 52/54. “È una metafora sulla menzogna e sull’ambiguità”, spiega Reale che interpreta il fantino Andrea Rampaldi, detto il Boia. Dopo la vittoria della Rivale Rampaldi viene tenuto prigioniero nel ventre profondo della città. E deve fornire spiegazioni alla contrada dove montava sul suo operato.
“Ci sono grandi dubbi su come ha gestito la corsa e sulle strategie messe a punto alla mossa – continua-. Il fantino vive un grosso conflitto interiore perché deve deve fornire una giustificazione credibile su quanto ha fatto. E così racconta sempre una versione inedita di ciò che è accaduto durante la corsa, solo per riuscire a riguadagnarsi la libertà”.
Il Palio viene narrato attraverso gli occhi del Boia, fantino mercenario che mente a tutti, perfino a sé stesso, pur di non ammettere la verità del tradimento verso la contrada dove aveva montato. Rampaldi diventa però anche il simbolo dell’uomo che è vittima delle proprie scelte, in perenne contrasto tra il desiderio di autoaffermazione ed i propri valori. Per info e prenotazioni si può contattare il 339 6507703; topidalmata@gmail.com