Il carcere di Siena ha un nuovo cappellano. Al posto di don Giovanni Tondo è arrivato don Carmelo Lo Cicero.
Il primo è stato trasferito a Colle, mentre l’latro da 13 anni era già all’interno della diocesi senese con altri incarichi e ora questa nuova e importante missione _ come lo ha definita lo stesso religioso _ all’interno di Santo Spirito che oggi conta oltre cinquanta reclusi. Sorride quando lo incontriamo nel corridoio che porta alla sala degli incontri e non si sottrae ad un breve colloquio. E’ dal mese di agosto che va a viene dalla casa di reclusione ed è quindi troppo presto per sapere come sta andando. Ci vorrà ancora del tempo.
I detenuti da oltre un anno chiedevano un altro religioso visto che don Giovanni oberato di impegni non riusciva a dedicare loro il tempo necessario. I reclusi da qualunque parte del mondo arrivino e anche se di religioni diverse vedono nel cappellano una persona con cui parlare, aprirsi, confrontarsi e spesso sperano che in qualche modo li possa aiutare. Insomma il dialogo e la condivisione sono la base del rapporto tra sacerdote e gli ospiti di una casa di reclusione.
Don Carmelo ha 49 anche se li dimostra molti meno e dal suo sorriso si intuisce che è felice di questo incarico. “Se ci pensiamo bene è una nuova missione. In fin dei conti ci troviamo in una convento”. Lo salutiamo con la promessa di rivederci presto.
Cecilia Marzotti
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