Toscana

Santa Maria della Scala, Bernardini: “A rischio 50 dipendenti senesi, dal Comune nessuna risposta”

Un salto nel buio fatto dall’amministrazione comunale di Siena. Sembra essere questo il leitmotiv della giornata dopo che è stata resa nota la volontà di Palazzo Pubblico di mettere la parola “fine” alla convenzione con Opera per la gestione dei servizi al Santa Maria della Scala.

Il primo a parlare di “salto nel buio” è il consigliere di Per Siena Pierluigi Piccini, il secondo è il segretario della Filcams Cgil di Siena Samuele Bernardini. Dopo ieri sera, quando il sindaco Luigi de Mossi ha comunicato ufficialmente le sue intenzioni all’azienda, “sappiamo che l’unica cosa certa è che, dopo il 9 febbraio, Opera e l’Rt a cui fa capo non svolgeranno più i servizi al Santa Maria della Scala, in un plesso dove ci sono 50 persone. Sembra che la senesità sia stato un elemento di discussione, per i futuri progetti dell’amministrazione, ma ricordo che questi lavoratori e le loro famiglie sono tutti di Siena”, segnala Bernardini.

Adesso, per il sindacalista,  “si prospetta una situazione complessa. Aspettiamo risposte dal Comune per capire come si muoverà e come ha pensato di integrare, re internalizzare e sostituire l’attuale Rti con qualcun altro”. Bernardini chiede più volte di confrontarsi direttamente con l’amministrazione facendo anche sapere “di aver inviato una pec di richiesta di incontro”, ma ” di essere in attesa di un ricevimento”. Ancora Bernardini: ” La prima volta che abbiamo parlato con il Comune è stata nello scorso marzo dopo che sulla stampa erano uscite le indiscrezioni sul destino del Santa Maria. Eravamo stati rassicurati  sul futuro dei dipendenti ma c’era stato anche detto che il progetto futuro era “work in progress” e andava costruito. Siamo stati nuovamente rassicurati, anche il 4 novembre, però allora ancora non era stato definito un percorso e le ipotesi in campo erano ancora aperte – spiega -. Dai due confronti è comunque emersa la sensazione che il Comune non voglia fare passi indietro e che abbia la volontà di sperimentare una soluzione con nomi nuovi”.

Nella chiosa il membro della Cgil chiede nuovamente garanzie per i lavoratori, “garanzie che ci saranno data solo con la firma dei contratti”, conclude.

KV

MC

 

 

marco crimi

Share
Published by
marco crimi

Recent Posts

Paycare, domani lo sciopero e il sit-in dei lavoratori

Sciopero di otto ore e concentramento alla Lizza per i lavoratori del sito senese di…

4 ore ago

Beko, nuovi giorni di cassa integrazione: il futuro resta incerto

Altri giorni di cassa integrazione per i dipendenti di Beko. Specchio di un futuro che…

6 ore ago

Aperte le Feriae Matricularum 2024. Goliardi in fermento per la madrina Martina Smeraldi :”Sono stata accolta benissimo, andrò a vedere anche l’operetta”

Sono ufficialmente aperte le Feriae Matricularum 2024: questa mattina in piazza Tolomei i goliardi senesi…

7 ore ago

Scomparsa di Daniele Petrucci, il cordoglio del comune di San Gimignano: “Ha amato e valorizatto il nostro territorio”

Il comune di San Gimignano esprime il più profondo cordoglio per la prematura scomparsa dell’ad…

7 ore ago

No all’autonomia differenziata: Cgil, Bindi e Montanari si oppongono con fermezza al decreto Calderoli

“Una rovina per il paese”: è questo in estrema sintesi il messaggio che hanno voluto…

7 ore ago

Studenti del Sarrocchi a scuola di Its, un diplomato su tre sceglie i percorsi di alta formazione

Uno studente su tre del liceo e dell'istituto Sarrocchi partecipa ai corsi Its dopo il…

8 ore ago