“Suvignano – continua Pallecchi – è il bene più esteso sottratto alla mafia in Toscana, sequestrato nel 1994, confiscato nel 2007 e da allora inutilizzato. Fin dall’inizio, l’Arci provinciale di Siena è stata al fianco del Comune di Monteroni d’Arbia, della Provincia di Siena, della Regione Toscana e di Libera Toscana per sostenere il recupero e il riutilizzo sociale di questa tenuta, sottolineandone il valore dell’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva. Accanto alla produzione agricola dei terreni dell’azienda, infatti, abbiamo sempre ritenuto fondamentale sviluppare iniziative di valore sociale rivolte alle scuole e alla formazione dei giovani alla legalità, attraverso esperienza come i campi di lavoro, la fattoria didattica e altre attività volte a contrastare ogni forma di sfruttamento e di illegalità. Su queste basi – aggiunge Pallecchi – l’Arci provinciale di Siena è pronto a mettere a disposizione la propria esperienza e le proprie competenze in ambito sociale per collaborare con coloro che vorranno condividere un progetto che, se andrà a buon fine, potrà creare nuovi posti di lavoro e rinvigorire il legame fra l’azienda, il territorio e i suoi abitanti nel segno della cittadinanza attiva”.
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