E’passato un anno rispetto a quella tragica serata ma Siena non dimenticherà mai Arturo Pratelli. un’intera città si è stretta intorno alla famiglia con un affetto ed una vicinanza senza pari e continua a farlo: solamente qualche giorno fa i Fedelissimi hanno deciso di conferire alla sua memoria il premio Robur 2019 ma sarebbe sufficiente ricordare le coreografie in suo onore durante le partite e gli striscioni esposti allo stadio; le giornate spensierate all’insegna del calcio e dell’amicizia, come quella che fu organizzata ad aprile in memoria sua e di Lorenzo Guasparri, in cui si avvertiva la sensazione che lui fosse davvero lì a bere un bicchiere di vino insieme a chi gli voleva bene.
Le immagini di quella sera di un anno fa rimarranno sempre ben impresse: stavo cenando da solo a casa, il telefono squillava e su WhatsApp era un susseguirsi di messaggi e quando seppi il nome della vittima di quel bruttissimo incidente mi bloccai, guardavo il vuoto, ero inerme e incapace di agire. In una situazione in cui era necessaria la massima lucidità l’aver letto quel nome mi aveva lasciato completamente stordito: era scomparsa una persona a me vicina, Arturo Pratelli ci aveva lasciati. Un dolore incredibile per tutti: per la contrada dell’Aquila che lo ha visto crescere, per il liceo scientifico e per il Sarrocchi, per il tifo organizzato che sostiene la Robur, per il Gsd Berardenga, la squadra dove giocava a calcio, per Siena che aveva perso un suo figlio così giovane. Mi rimarrà sempre ben impresso anche quell’assordante silenzio di quel fiume umano che ha accompagnato Arturo nel suo ultimo viaggio, un silenzio che veniva rotto solamente dalle lacrime di chi doveva dire addio ad una persona speciale capace di farsi amare da tutti, un amico di tanti senesi.
E ad un anno dalla sua scomparsa Siena si ritrova ancora tutta insieme per ricordarlo. Lo farà stasera dalle 21.30 in Fortezza dove si terrà una veglia molto particolare, per rivivere indimenticabili momenti trascorsi in contrada, nel nome dell’amata Robur e in tutti quegli altri contesti in cui Arturo si era fatto conoscere per il suo sorriso, per la gioia di vivere spenta troppo presto. Una serata, organizzata dalla contrada dell’Aquila, dove tanti si uniranno per non dimenticare chi aveva così tante passioni, condividendo cibo e bevande, giocando a freccette, a subbuteo, al gioco del palio e tanto altro, intorno ad un palco in cui gli amici di Arturo si alterneranno a suonare e recitare, prima che Gegio Dj, il suo caro amico Eugenio Vedovini, a partire dalle 23, selezioni alla consolle i suoi brani preferiti.
Marco Crimi