Biotecnopolo, le imprese senesi in audizione dal ministro Urso, Neri: “Per la Fondazione serve una scuola d’alta formazione”

Il lavoro sul Biotecnopolo “prosegue, con il convinto supporto dei ministeri fondatori , e con il contributo dei profili scientifici, accademici ed industriali, che sono una eccellenza del nostro territorio”.

A leggere ora il post sui social che l’onorevole senese di FdI Francesco Michelotti diffuse lo scorso 8 febbraio, dopo un tavolo al Mimit, pare chiaro che certe parole assumano un valore specifico maggiore.

Se quanto scritto dall’ex-assessore del comune di Siena può sembrare come un’affermazione di circostanza in realtà ci sono delle sfumature che sono essenziali da cogliere.

L’accento infatti va posto su quell'”industriali” perché a Roma, poco meno di un mese fa, erano presenti alcuni dei vertici delle realtà private del settore delle scienze della vita di Siena.

A loro il ministro del Made in Italy Adolfo Urso avrebbe chiesto un parere su quanto deve essere fatto e sul come muoversi sul fronte Biotecnopolo – centro nazionale antipandemico.

E del meeting ne parla ora apertamente Dario Neri, ad di Philogen. “Ho partecipato all’incontro al ministero. E credo di essere stato invitato come amministratore delegato di Philogen e forse come professore del Politecnico di Zurigo -dice-. La posizione che ho rappresentato è che credo che, in relazione al Biotecnopolo, ci sia bisogno di istituire una scuola d’alta formazione in biotecnologia. Personalmente penso che lo Stato non debba fare l’azienda e non debba sviluppare prodotti. Lo Stato ha una responsabilità formativa che è necessaria nel campo farmaceutico”.

La presenza delle aziende biomedicali senesi nella sede ministeriale non deve apparire come un’aspetto secondario. Lo ricordiamo: furono proprio le realtà imprenditoriali del nostro territorio a chiedere che la governance del Biotecnopolo strutturasse una collaborazione con il comparto industriale locale.

Ed in mezzo alla nebbia e alla foschia che circondano l’argomento, l’apertura di credito data alle realtà private del settore sembra come una sorta di imprinting che il Governo intende portare al dossier.

Possibile infine che la commissione affari generali del consiglio comunale convochi il presidente della provincia David Bussagli e il sindaco di Siena Nicoletta Fabio per parlare del dossier.

MC