La forte ondata di calore che sta investendo il nostro territorio come il resto d’Italia non accenna a diminuire e se sono tanti di più gli accessi ai Pronto soccorso degli ospedali, non va sottovalutato il rapporto direttamente proporzionale che c’è tra l’aumento delle temperature e le patologie o comunque i malesseri psichiatrici. Un aumento del 30% delle richieste d’aiuto e degli accessi rispetto al periodo autunnale e invernale, con difficoltà ad organizzare nuovi ricoveri e con molti pazienti che sono gravi.
Non è un’estate facile per il reparto della psichiatria delle Scotte di cui è responsabile dal professor Andrea Fagiolini. Il grande caldo ha portato ad un aumento sensibile dell’attività per il reparto e si sono registrati anche nuovi casi.
Le persone sono stressate e disabilitate e le temperature record fanno da cornice ad una situazione difficile su cui incidono molteplici fattori: “Non aiutano nemmeno i luoghi affollati, le giornate lavorative che possono essere intense, la presenza h24 dei figli, il ritorno degli uffici dopo la fine delle ferie. Certamente però questa condizione atmosferica è la principale responsabile del disagio delle persone”, dice Fagiolini
Non sempre quindi il Sole fa bene. “Caldo e umido fanno male. Per questo il mio consiglio è di andare in luoghi freschi. Se non è possibile andare in montagna magari è meglio trovarsi vicino ad un condizionatore”, prosegue il dottore
Intanto con i picchi di calore tra le persone aumenta il malessere. “Le alte temperature incidono sui nostri neurotrasmettitori. Il consiglio però è quello di riuscire a mantenere il controllo…essere capaci di autocontrollarci”, prosegue il medico
La richiesta finale del professore è quella di saper guardare anche il lato positivo di questa stagione. “Non tutto è negativo, non piove sempre sul bagnato. Focalizziamoci a pensare all’estate come una stagione gioiosa”.
KV