E così sabato prossimo per la prima volta risentiremo il suono dei tamburi, lo sventolio delle bandiere ed i colori delle nostre contrade per le vie del centro, per poi culminare in Piazza del Campo dove prenderà parte la 45esima edizione del Minimasgalano. Rivedremo il sorriso e la felicità dei giovani alfieri e tamburini che, per certi versi, faranno il loro primo ingresso in Piazza del Campo. Ieri pomeriggio, nella sala delle vittorie della contrada della Torre, è stata svelata l’opera, realizzata da Filippo Frosini ed offerta dall’Arte dei Vasai onlus della contrada del Nicchio.
“Organizzare questa 45esima edizione è stato particolarmente complicato – ha detto Pierluigi Millozzi, priore della contrada della Torre -. Certe volte abbiamo temuto di non riuscirci, alla fine tutto è stato possibile. Abbiamo fortemente voluto organizzare il Minimasgalano, per sancire una sorta di rinascita della nostra città: per la prima volta, vedremo i colori delle nostre contrade sfilare per le vie di Siena, insieme alla felicità dei giovani alfieri e tamburini”.
Per la seconda volta una contrada offre il premio del Minimasgalano (la prima fu il Drago nel 2009 ndr), questa volta lo fa il nicchio attraverso la sua onlus. La contrada ha voluto dedicar il premio a Piero Masi, alfiere del Nicchio, nel decennale della sua scomparsa. Un’opera ricca di significato: partendo dalla seta delle bandiere, alle mazze del tamburo, per poi finire con la ceramica, richiamo all’arte dei vasai. Filippo Frosini ha voluto racchiudere tutte quelle sensazioni ed emozioni che ogni giovane alfiere e tamburino prova durante questa manifestazione, ormai diventata storica. Sensazione che lo stesso artista ha provato da piccolo, partecipando al Minimasgalano.
“Ho provato una bellissima sensazione nel realizzare l’opera del Minimasgalano, io stesso conosco bene le emozioni che si provano nell’entrare in Piazza del Campo per la prima volta con i colori della propria contrada – commenta Filippo Frosini, autore dell’opera -. Ho deciso di fare un uso dei materiali in maniera semantica, dal punto di vista del loro significato”.
Niccolò Bacarelli