“Dal coronavirus torneremo molto più legati umanamente”, questo è l’augurio che Gianni Arduini, priore della contrada del Nicchio, ha rivolto al suo popolo ed a tutta la città. Un’altra contrada si appresta a vivere i suoi giorni, quelli più belli, quelli che identificano il popolo: la festa titolare. Anche per la contrada del Nicchio non si potrà festeggiare nella maniera canonica, ovvero con il mattutino prima e successivamente il ‘giro’ in città ad omaggiare le consorelle. Solo una messa officiata dall’Arcivescovo Augusto Paolo Lojudice.
“Abbiamo vissuto momenti bruttissimi – ha detto Gianni Arduini, durante l’intervista -, adesso abbiamo potuto riassaporare un po’ di vita contradaiola. Il Palio è l’apice del momento di una contrada, la punta di diamante, ma non riassume il vero senso identificante della contrada. La festa titolare è un momento di gioia e di aggregazione, è dove si esprime la vera natura del popolo. Questa celebrazione è forse quella che, in questo anno drammatico, ci è mancata di più”.
Niccolò Bacarelli
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