Dal New Green Deal alla Brexit: all’università di Siena si va tutti a lezione d’Europa

New Green Deal e Brexit sono solo alcuni degli argomenti principali dell’undicesima edizione di ‘Lezioni d’Europa’, un programma che prevede 15 incontri aperti a tutta la cittadinanza interamente gratuiti che partiranno dal 18 febbraio, per parlare dell’importanza della Unione Europea. “La completa dimostrazione della sinergia tra popolo e Unione Europea”, come l’ha definita il professor Paladini dell’Università per Stranieri di Siena.

Università degli studi di Siena, Dsu, Cug (centro unitario di garanzia dell’Università) saranno i partner principali di Lezioni d’Europa 2020, da quest’anno, ci sarà anche l’introduzione dell’Università per Stranieri di Siena, come partecipante dell’undicesima edizione. Un evento aperto a tutti, 15 incontri con esperti d’Europa, per parlare di moltissimi argomenti interessanti, all’ordine del giorno.

Brexit e New Green Deal saranno gli argomenti principali da trattare, dall’uscita del Regno Unito dalla Unione Europea alla nuova rivoluzione ambientale, proposto dalla nuova presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen.

“Parlare di ambiente è diventato imperativo – fa sapere il rettore Frati – siamo contenti che la nuova Commissione Europea, abbia messo il Green New Deal, al centro dell’attenzione dell’interesse europeo. L’altra grande novità di Lezione d’Europa 2020, sarà quella di partecipare, per la prima volta, senza la presenza del Regno Unito. Questo per noi è motivo di grande dolore, abbiamo sperato fino all’ultimo istante che la Brexit non avvenisse. Da qualche giorno, purtroppo, è una realtà che dobbiamo affrontare, ci sono grandi preoccupazioni anche da parte delle università, il Regno Unito è un collaboratore importantissimo, sia per motivi di ricerca, sia in termini di afflusso di studenti”.

Anche l’Università per Stranieri, entra a far parte di questo importantissimo programma, un passo in avanti verso una città sempre più attenta ai suoi studenti universitari. Ma gli argomenti saranno tanti altri, dal problema dei nazionalismi, all’europrogettazione, argomenti importanti e attuali. Non solo, tema principale sarà anche quello del lavoro femminile, per ribadire ancora una volta l’importanza della parità di genere.

“La nostra partecipazione è importante – commenta Pietro Cataldi, rettore Unistrasi – siamo una delle poche realtà in Italia avere due atenei universitari, è importantissimo cercare di collaborare al massimo, nel rispetto dei nostri studenti. Lezioni d’Europa 2020, sarà un evento di grande rilevanza per tutta la cittadinanza senese. Avere il diritto di opinione, sapere le motivazioni che hanno portato l’Inghilterra ad uscire dall’Europa è importantissimo per formarsi un’idea. Purtroppo i media, non sempre riescono a far fruire notizie rilevanti, o comunque non sono sufficienti per fornire un opinione personale”.

A margine della presentazione del programma Lezioni d’Europa 2020, c’è stato anche il momento per parlare dei fatti accaduti recentemente che hanno coinvolto Patrick Zaky, studente italiano di nazionalità egiziana, arrestato dalle milizie egiziane. Un caso analogo a quello di Regeni, studente italiano che, nel 2016 proprio in questi mesi, fu trovato ucciso nei pressi del carcere dei servizi segreti egiziani, dopo che da giorni aveva fatto perdere traccia di sè.

“La preoccupazione delle università italiane è molto alta – conclude il rettore Frati -, il caso dello studente egiziano fa pensare che ci siano state delle violazioni dei diritti umani. Proprio in queste ore la Conferenza italiana dei Rettori, si è mossa inviando a tutti i rettori una sorta di mozione, che intendo portare all’approvazione nel prossimo Senato Accademico, proprio per dare voce al sostegno dei colleghi dell’Università di Bologna, affinché l’attenzione non sia mai distorta dal caso di Patrick Zaky”.

Niccolò Bacarelli