Anche il comando provinciale dei carabinieri di Siena ha collaborato nella vasta operazione antidroga dell’Arma, coordinata dalla Dda di Firenze con il supporto delle forze di polizia albanese, spagnola, olandese e tedesca, che ha portato in carcere settanta persone (gli indagati sono ottantatré, ndr.).
Sessantotto gli stranieri; di loro, ventotto risiedono nel territorio metropolitano di Firenze, trentasei in altre aree del territorio nazionale e sedici in altri stati Ue e Albania; gli arresti domiciliari sono stati disposti a carico di otto indagati e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altri quattro.
Nell’ambito dell’operazione è stato effettuato il sequestro per equivalente della somma di oltre 5 milioni di euro, ritenuta provento dell’attività illecita.
“L’attività investigativa che ha permesso l’attività odierna, seppur avviata, promossa e condotta dalla compagnia carabinieri di Borgo San Lorenzo (Firenze), sotto la direzione della Dda di Firenze, è tuttavia anche un efficace esempio di interazione e cooperazione fra istituzioni nazionali e sovrannazionali, grazie a cui sono stati raggiunti i risultati in argomento”, spiega il procuratore capo Filippo Spiezia .
L’indagine, condotta dal 2019 al 2021, ha consentito di disvelare un vasto traffico di stupefacenti (cocaina, eroina, mdma, hashish e marijuana) introdotti in Italia dall’Albania (attraverso le coste pugliesi) o dall’Olanda, per poi essere in parte smerciati nella provincia di Firenze, in parte dirottati su altre “piazze” del territorio italiano o in Germania.
Sono state individuate quattro diverse strutture criminali che a tal fine cooperavano tra loro, composte da cittadini italiani e albanesi, basate una in Olanda, un’altra in Albania, e le restanti due in Toscana (da cui però si spostavano sull’intero territorio nazionale); ne sono state localizzate le basi operative e logistiche, i depositi per lo stoccaggio (siti a Firenze) e persino l’officina meccanica ove venivano modificati i veicoli destinati al trasporto della droga (a Bologna).
Infine, è stato disarticolato un gruppo di “pusher”, che smerciava gli stupefacenti al dettaglio nel Mugello e nell’intero territorio metropolitano fiorentino.
Complessivamente sono state indagate ventotto persone per associazione a delinquere di carattere transnazionale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e altre sessantotto per trasporto o vendita delle medesime sostanze (tredici di loro in stato di libertà, per ipotesi di spaccio di lieve entità).