“I rincari nei prezzi delle camere di albergo ci sono stati, ma è per tutti così. È così per le famiglie e per le attività, succede anche negli alberghi e nei ristoranti”. È questa l’opinione diffusa nelle associazioni di categoria al momento di andare a commentare le recenti statistiche pubblicate. L’indagine del Codacons, su dati Istat, mostra come il costo di una cena al ristorante a Siena sia cresciuto in un anno dell’11,5%. Al tempo stesso Assoutenti ha registrato un aumento dell’8,8% in un anno per quel che riguarda il costo delle camere di alberghi e strutture ricettive. D’altronde gli aumenti sono presenti ovunque in questo frangente storico: ristoranti e alberghi non ne sono esenti.
Le associazioni di categoria invitano quindi a guardare a questi dati tenendo in considerazione tutto il contesto che stiamo vivendo. Afferma al riguardo Rossella Lezzi, presidente di Federalberghi Siena: “Tutto è raddoppiato, si guardi solo alle tariffe di gas ed elettricità – le sue parole. – Quindi è ovvio che siano cresciuti i costi di pranzi e delle camere di albergo. Si consideri anche che le strutture ricettive vogliono offrire un buon servizio, per fare questo serve il necessario personale. La realtà che stiamo vivendo è questa”.
Dice Andrea Ginestrini, presidente provinciale di Assohotel Confesercenti: “I dati di questo tipo – è il suo commento – vanno sempre presi con le molle. Comunque tutti i costi sono aumentati, quindi questi rincari erano inevitabili. I costi vivi sono cresciuti ovunque. Per quel che riguarda i costi delle camere di albergo, tuttavia, la crescita a Siena è stata inferiore rispetto a quello che si è verificato in altre città. Ciò può essere dovuto alla fortissima concorrenza innescata dal forte aumento di posti letto nel territorio causata soprattutto da strutture come bed and breakfast e affittacamere”.