
Le aggressioni al personale sanitario, verbali o fisiche, continuano a essere un fenomeno allarmante. I dati dell’osservatorio della regione Toscana parlano chiaro: nel 2023 si sono registrati 2.356 episodi di violenza contro gli operatori della sanità, di cui 1.769 verbali, 478 fisiche e 109 contro la proprietà. Un numero in crescita rispetto agli anni precedenti, che evidenzia come il problema non sia ancora stato affrontato con la necessaria determinazione. Gli infermieri sono le principali vittime di queste aggressioni, con percentuali che oscillano tra il 42,86% e il 74,36% a seconda delle aziende sanitarie. A compiere questi atti di violenza sono spesso gli stessi pazienti, ma anche parenti e conoscenti. La situazione è resa ancora più grave dalla cronica carenza di personale, che aumenta lo stress lavorativo e il disagio organizzativo all’interno delle strutture sanitarie.
In occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Siena ha preso parte alle iniziative organizzate dall’Asl Toscana sud est, sotto l’egida della regione Toscana e della campagna regionale ‘Scegli il rispetto’. L’iniziativa, che ha visto l’allestimento di spazi informativi nei 13 presidi delle province di Arezzo, Grosseto e Siena, ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza e rafforzare il patto di collaborazione tra operatori sanitari e utenti.
Sull’importanza di questa giornata è intervenuto Francesco D’Ambrosio, presidente dell’Opi di Siena: “Gli infermieri chiedono soltanto di poter svolgere il proprio lavoro in sicurezza senza temere per la propria incolumità. Per tutelare la salute di tutti, è essenziale che istituzioni e cittadini prendano posizione contro ogni forma di aggressione. Ogni atto di violenza verso un infermiere rappresenta un attacco diretto al diritto alla salute dell’intera collettività. Non intervenire con decisione equivale a perpetuare un’emergenza che, se trascurata, rischia di compromettere la qualità e la sicurezza del sistema sanitario. Proteggere chi cura significa garantire il diritto di ognuno a ricevere un’assistenza sicura e dignitosa”.
L’ordine delle professioni infermieristiche di Siena ribadisce il proprio impegno su più fronti per contrastare questo fenomeno. Attraverso campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza, l’Opi intende promuovere una cultura del rispetto nei confronti del personale sanitario. Inoltre, continuerà a collaborare con le istituzioni per rafforzare la sicurezza negli ambienti di lavoro e a offrire supporto agli infermieri vittime di aggressioni, affinché possano denunciare e ricevere la tutela adeguata.
Per informazioni sulle attività dell’Ordine delle professioni infermieristiche è possibile visitare il sito opisiena.it; telefonare al numero 0577-281160 o mandare un’email info@opisiena.it. La sede dell’Opi è in viale Europa 31, a Siena ed è aperta: il martedì dalle 15:30 alle 18:30, il mercoledì dalle 9:30 alle 11:30 e il giovedì delle 15:30 alle 18:30.