
Giovanni Chiarelli, 20 anni, è un giovane senese con le idee chiare e una tanta determinazione. Nato a Siena il 23 gennaio 2005, oggi è un allievo maresciallo alla scuola sottufficiali dell’Esercito italiano. Una scelta di vita importante, intrapresa dopo aver frequentato l’Istituto tecnico professionale “Tito Sarrocchi” con specializzazione in elettronica e robotica. La sua famiglia – composta dai genitori, dal fratello e dai nonni – lo ha sempre sostenuto, così come le sue passioni per la tecnologia, l’innovazione e il tiro sportivo. In questa intervista Giovanni racconta il percorso che lo ha portato a indossare l’uniforme, le difficoltà affrontate, i momenti più emozionanti vissuti finora e cosa significa, per lui, essere parte dell’Esercito Italiano.
- Come si entra a far parte della Scuola sottufficiali dell’esercito? Quali difficoltà hai avuto durante il concorso e come le hai superate?
Per entrare alla Scuola sottufficiali dell’esercito è necessario partecipare al concorso pubblico visibile sul suo portale concorsi della difesa e superare tutte le prove che il bando prevede per l’accesso al tirocinio presso la scuola e successivamente al corso. Le difficoltà principali che ho avuto sono la gestione della preparazione durante il 5 anno di superiori e i sacrifici per raggiungere il mio obiettivo.
- Quali sono le qualità fondamentali per affrontare al meglio la vita all’interno della Scuola sottufficiali dell’esercito?
Le qualità fondamentali per affrontare al meglio la vita all’interno di questa accademia credo che siano la capacità di essere versatile in ogni momento e situazione e riuscire a essere fermo nel puntare al traguardo finale, le sfide che ogni giorno ti vengono poste durante la permanenza alla Scuola sottufficiali.
- Quale è stato il momento più difficile del tuo percorso fino ad ora e come lo hai superato?
Il momento più difficile del mio percorso fino ad ora è stato dover lasciare la mia famiglia e le persone a cui tengo, dover stare molto tempo lontano da loro per studiare e addestrarmi, ma con il passare del tempo e con il loro supporto, ho superato anche questo.
- Come ti ha cambiato questa esperienza?
Questa esperienza mi ha completamente cambiato la vita, provenendo dall’ambito civile, potevo avere soltanto una vaga idea di quello che potesse essere entrare in un istituto di formazione come la Scuola sottufficiali. Vivere in questo contesto mi ha portato ad apprezzare le piccole cose, a essere molto più meticoloso e a non dare mai nulla per scontato.
- Quale è il percorso di formazione all’interno della scuola? Quale attività Scolastica-sportiva-addestrativa ti appassiona di più e perché?
Il percorso formativo all’interno della Scuola è molto impegnativo, si studia e ci si addestra continuamente e questo porta a rendere l’allievo, oltre che preparato, molto versatile e capace di svolgere più compiti contemporaneamente. Personalmente ho apprezzato molto le attività addestrative, ammiro gli istruttori, così come la linea di comando, che hanno esperienza e sanno trasmetterla.
- Come gestisci la lontananza da casa e il distacco dalla tua famiglia e dagli amici?
La lontananza, inizialmente, mi ha pesato, ma se si ha una famiglia a casa o anche solo un gruppo di amici che ti supporta, la difficoltà può diventare un tuo punto di forza ed incrementare la motivazione a dare il meglio di te.
- Qual è stato il momento più emozionante vissuto fino ad ora?
Il momento più emozionante vissuto fino ad ora è stato sicuramente lo stare con i miei colleghi, durante l’ultima attività addestrativa che è stata molto impegnativa. Ci siamo aiutati per arrivare insieme fino in fondo, rallentando se necessario, per non lasciare indietro nessuno.
- Se dovessi convincere un giovane a intraprendere questo percorso cosa gli diresti?
Se dovessi convincere un giovane ad intraprendere questo percorso, gli direi che per fare questo lavoro devi volere bene prima agli altri e poi a te stesso, che deve essere pronto a fare dei sacrifici, ma anche che è il lavoro che ti dà più soddisfazioni di qualunque altro. Ti mette alla prova prima con te stesso e poi con gli altri, ma se ha voglia di migliorarsi costantemente ed è disposto a mettersi in gioco questo è il posto giusto.