“I Comuni non possono essere considerati ‘gabellieri’ per conto dello Stato e poi privati in maniera pesante di risorse destinate ai servizi essenziali. Se questa continuerà a essere l’azione del governo verso gli enti locali, siamo pronti a rinunciare ai trasferimenti statali, purchè rimangano sul territorio tutte le risorse derivanti dall’Imu e da altre fonti che, poi, prendono la via di Roma”. E’ quanto afferma il sindaco di Colle di Val d’Elsa, Paolo Brogioni annunciando la propria partecipazione alla manifestazione organizzata dall’Anci per il prossimo 24 luglio davanti al Senato, contro il decreto sulla spending review varato dall’esecutivo nei giorni scorsi.
“Il decreto – continua Brogioni – rende la situazione insostenibile per chi è chiamato ogni giorno a dare risposte concrete alle proprie comunità, già messe a dura prova dalla crisi. Il nuovo provvedimento è fatto, ancora e soltanto, di tagli lineari su settori essenziali, a partire dalla sanità, e arriva dopo manovre che, negli ultimi anni e negli ultimi mesi, hanno già ridotto drasticamente i trasferimenti statali. E’ un gioco al massacro inaccettabile e condivido pienamente il grido di allarme lanciato da tante istituzioni e la mobilitazione indetta dall’Anci. L’Italia non ha bisogno di tagli lineari, ma di una seria razionalizzazione della spesa pubblica, che punti sulla valorizzazione dei territori, sui giovani e sull’innovazione, senza penalizzare ulteriormente le comunità locali”.
“Gli amministratori, a partire dai sindaci – aggiunge Brogioni – operano, ormai da tempo, in situazioni di grande difficoltà e sono chiamati a far fronte con risorse minori alle crescenti esigenze dei cittadini. Ci mettiamo ogni giorno la faccia, con grande senso di responsabilità verso le nostre comunità, ma il futuro è preoccupante. Dal 2008 a oggi Colle di Val d’Elsa ha subìto un taglio nei trasferimenti statali di oltre 3 milioni di euro, passando da 4,1 milioni di quattro anni fa a circa 1 milione di euro del 2012. Anche per il 2013 sono previste ulteriori riduzioni nei trasferimenti e l’Imu, imposta municipale solo nel nome, andrà in gran parte nelle casse dello Stato, rendendo i Comuni semplici ‘esattori’. Non possiamo sopportare una riduzione dei trasferimenti e, contemporaneamente, la detrazione dell’Imu. Piuttosto, siamo pronti a rinunciare alle risorse statali per disporre completamente dell’imposta e rispondere della sua destinazione ai cittadini”.
“In un contesto difficile che impone a tanti Comuni di riflettere e compiere delle scelte sui servizi che possiamo continuare a garantire – aggiunge Brogioni – una risposta forte può venire da un potenziamento delle politiche di area. In una zona come la Valdelsa, dove c’è ancora una forte tenuta sociale, nonostante la crisi, dobbiamo unire le forze per mantenere la qualità della vita che ha caratterizzato il territorio negli ultimi decenni. Da soli, come singoli Comuni, non possiamo farcela, ma insieme sì. Credo fermamente che, con adeguate politiche integrate, possiamo valorizzare e rilanciare la Valdelsa, rafforzando un’identità comune che è già presente e che conta ogni giorno su un buon sistema di infrastrutture e servizi. In questi anni – conclude Brogioni – abbiamo promosso esperienze positive di razionalizzazione delle risorse disponibili in ambito sociale, con la Fondazione Territori Sociali AltaValdelsa; nella cultura, con la Fondazione Elsa, e nello sviluppo urbano, con il Piuss, che ha unito Colle di Val d’Elsa e Poggibonsi in un’esperienza molto positiva e che ha portato risorse esterne significative sul territorio. Dobbiamo continuare a lavorare su questa strada, rafforzando un’identità valdelsana che, pur considerando le diverse peculiarità, vada oltre i singoli territori e i campanilismi e guardi al futuro del territorio in un’ottica di medio-lungo periodo e in maniera consapevole”.