Otto persone e 18 milioni di euro sono al centro dell’indagine svolta dalla polizia e dalla guardia di finanza a Siena. L’operazione “Incanto” gira intorno a una società immobiliare dichiarata fallita nel 2019.
Otto gli indagati, a vario titolo: questo il risultato delle indagini della squadra mobile e del nucleo di polizia economico-finanziario che, utilizzando le banche dati, ricostruendo i flussi finanziari e attraverso sopralluoghi, hanno portato 8 persone a essere indagate. Due di queste sono sotto indagine per bancarotta fraudolenta, tre per indebita percezione di erogazioni pubbliche, una per autoriciclaggio e altre due per malversazione di erogazioni pubbliche. Polizia e Guardia di finanza hanno eseguito cinque misure cautelari per l’interdizione per 12 mesi dall’esercizio dell’attività imprenditoriale e sequestri per 1 milione di euro. Il sequestro è preventivo e finalizzato alla confisca del profitto dei reati di malversazione e indebita percezione di erogazioni pubbliche nonché autoriciclaggio.
Le indagini di squadra mobile della questura e del Nucleo di polizia economico-finanziaria della finanza senesi avrebbero individuato una “costante attività di depauperamento” della società immobiliare. Le distrazioni patrimoniali per 18 milioni di euro sarebbero avvenute col trasferimento, con causali fittizie e diversi negozi giuridici, di denaro e beni a società solo apparentemente terze. Inoltre ci sono episodi “di sviamento di risorse pubbliche destinate al recupero di un bene immobile di valore storico-artistico”, di indebite percezioni di sussidi previdenziali e di reimpiego dei relativi proventi illeciti in altre attività imprenditoriali riconducibili sempre agli indagati.
La procura ha richiesto l’adozione di misure cautelari per prevenire la reiterazione dei reati. Il giudice per le indagini preliminari ha applicato le misure chieste dal pm a eccezione del reato di associazione per delinquere.