Israele-Palestina, il console Carrai: “Si vuole mandare via gli ebrei da Siena. In Italia non si è mai arrivati così a tanto”

Arriva in serata la risposta d’Israele per la Toscana Marco Carrai, dopo che è stato chiamato in causa durante l’odierna manifestazione dei comitati per la Palestina all’inaugurazione dell’anno accademico all’Università per Stranieri di Siena.

Carrai, in un comunicato, pone l’accento sui due episodi avvenuti in città negli ultimi giorni. Oltre a quello di stamani c’è infatti quello che è accaduto lo scorso venerdì al teatro dei Rozzi in occasione del concerto con Simon Zhu, e Stefania Redaelli.

I manifestanti lo ricordiamo esposero uno striscione con scritto “Stop al genocidio, Stop bombe in Gaza” e poi diedero lettura ad una lunga nota per spiegare le loro ragioni.

Per il console si tratta di “una protesta che chiedeva la liberazione della Palestina da 75 anni di occupazione israeliana e quindi ebraica. Dico ebraica perché qui non si stava parlando della striscia di Gaza ma del territorio dello stato di Israele che gli è stato riconosciuto da una delibera dell’Onu che ne sanciva la nascita dopo l’immane tragedia della Shoah -dice-. Ma c’è di più. I manifestanti hanno aggiunto “rendiamo Siena bella come la Palestina libera”; insomma mandiamo via gli ebrei da Siena. Nessuno almeno in Italia era mai arrivato a tanto”. E prosegue: “Lo trovo drammaticamente angosciante. Nessuno ha detto nulla. Nessuno. Anzi il pubblico ha applaudito”.

“La seconda protesta è avvenuta stamani alla presenza del ministro dell’Università per l’inaugurazione dell’Anno accademico. Occorre vigilare perché dietro al pensiero unico si nasconde sempre la follia della ragione”, aggiunge.