Anche nel 2023 l’Avana ospiterà il prestigioso festival “Habana Clásica”, giunto ormai alla quinta edizione. L’evento, che è iniziato il 18 novembre e si concluderà il 3 dicembre, è un eccezionale evento internazionale capace di radunare decine di artisti provenienti da 18 nazioni per concerti, workshop e progetti sociali. Tra gli inviati c’è anche l’Accademia Musicale Chigiana, che avrà il compito di rappresentare l’eccellenza italiana, e che farà volare a Cuba il Trio Chagall, composto da Lorenzo Nguyen al pianoforte, Edoardo Grieco al violino e Francesco Massimino al violoncello, che dai corsi di musica da camera di Clive Greensmith si ha più volte riscosso importantissimi successi in competizioni e concerti in tutto il mondo. Il trio, vincitore del primo premio del Concorso Internazionale per archi Schoenfeld, si esibirà il 27 novembre come gran finale della XXV Settimana della Cultura Italiana a Cuba. Il concerto si terrà alla Basílica Menor del Convento de San Francisco de Asís a La Habana Vieja, ed è offerto dall’Ambasciata d’Italia a l’Avana.
Sarà poi la volta della talentuosa violinista Giulia Rimonda, allieva chigiana di Salvatore Accardo e astro nascente del violino, che si esibirà il 1 dicembre in un inedito e prestigiosa formazione cameristica: un trio con il Direttore Artistico del Festival, Marcos Madrigal impreziosito dalla partecipazione di Sarah Willis, cornista principale dei Berliner Philharmoniker, tra le artiste più richieste sui palcoscenici di tutto il mondo. Il 2 dicembre Giulia Rimonda tornerà poi a suonare come solista con l’Orquesta de Cámara Música Eterna diretta da Guido López-Gavilán.
L’Accademia Chigiana si è detta “particolarmente fiera della partecipazione dei propri allievi al Festival Habana Clásica, un evento unico che celebra la musica, la danza e le arti sceniche, e che quest’anno rende omaggio al leggendario flautista cubano Roberto Ondina, a 60 anni dalla sua morte, figura stimata sia nella musica classica che nelle tradizioni popolari del suo paese”. L’evento, sostenuto dalla Swiss Agency for Development, si propone come un’esperienza unica, fusa con iniziative sociali che abbracciano la diversità culturale attraverso iniziative per i bambini nei reparti pediatrici e nelle comunità locali.