La Corticella del Santa Maria della Scala come il MoMa di New York: migliaia di piccoli aquiloni in un percorso verso il cielo

Guardi i tremila piccoli aquiloni che l’americano Jacob Hashimoto ha realizzato con carta giapponese e bambù e immediatamente pensi ai soffitti altissimi da cui cala la “Cadence” dell’artista nigeriana Otobong Nkanga: entrambi gli artisti parlano di vita, di un percorso da fare insieme seppure nelle nostre diversità, di un mondo ricostruito attraverso i materiali più affini ai luoghi di provenienza degli artisti, oggetti leggeri come farfalle per Hashimoto, corde e pietre per Nkanga. E poi un salone immenso nel MidTown, al MoMA Expansion Tower messo a paragone con la Corticella del Santa Maria della Scala, uno dei più antichi e grandi ospedali del mondo. E’ in questa apparente dicotomia che il presidente del complesso museale Cristiano Leone, insieme al direttore Chiara Valdambrini, ha visto e voluto questo “Path to the sky”, questo percorso verso il cielo che racconta un’esperienza di migliaia, milioni di persone diverse e uniche ma unite nel cammino comune, proprio come oltreoceano si esplorano i ritmi della vita, le emozioni. Path to the Sky è un’opera unica, realizzata per il Santa Maria della Scala e che rimarrà sicuramente per tutto il 2025.

“Hashimoto ci ricorda che esiste ancora un’arte che, coniugando grazia e intensità, consola, veglia, invoca. Un’arte che non si guarda soltanto, ma che si vive. E questa esperienza ci riguarda tutti: non come spettatori, ma come parte di un rito più grande, che unisce la materia e lo spirito, l’alto e il profondo, la vita e il mistero che la sostiene – Cristiano Leone, presidente della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala -. La suggestiva installazione di Hashimoto vuole essere un tributo alla città di Siena: una delicata cascata di piccoli aquiloni danzeranno nell’aria, attraverso una sinfonia visiva risuoneranno con la stessa forza simbolica della sede espositiva, luogo di rifugio per i pellegrini e di cura per i malati nei secoli e che oggi accoglie il pubblico con la missione, rimasta immutata, di abbracciare l’umanità”.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 19 è compresa nel biglietto di ingresso al museo, con tariffazione ordinaria e durerà fino al 30 settembre.