La crisi dei lavoratori autonomi a Siena e provincia: in otto anni ne abbiamo persi più di 3400

In provincia di Siena ci sono sempre meno artigiani, commercianti ed agricoltori: lo aveva detto una settimana fa l’ufficio studi della Confcommercio nazionale, lo certifica anche una ricerca dell’ufficio studi della Cgia di Mestre.

Gli anni presi in analisi dall’associazione veneta sono quelli del 2014, del 2019 e del 2022. In otto anni – dal 2014 al 2022 – il nostro territorio ha perso 3411 autonomi ‘classici’ ( da 23570 a 20159, ndr.) e cioè -14,5%.  Dal 2019 al 2022 invece sono state 1388 le attività che non ci sono più (da 21547 a 20159, ndr.), -6,44%.

Artigiani e commercianti, secondo l’elaborazione della Cgia fatta sulla base dei dati Inps, sono le categorie più colpite. Per i primi si quantificano 1634 ‘botteghe’ in meno, da 9124 del 2014 a 7994 del 2022. In percentuale si traduce in un -17,9%. Dal 2019 al 2022 sono scesi i bandoni per 504 attività, -6,3%

I secondi sono passati da essere, nel 2014, 10460 agli 8956 del 2022. Il passivo accumulato in otto anni è di 1504, il -14,4%. Limitando l’analisi al periodo che va dal 2019 al 2022 si legge un – 697, -7,3%.

Il differenziale è più leggero per gli agricoltori: in 8 anni siamo passati da 3986 a 3713 che significa -273 e -6,8%. Una larga fetta di queste imprese è cessata nel periodo che va dal 2019 al 2022: 3900 contro 3713 e quindi un – 187 e un -4,8%.

Ci sono però dei numeri che fanno sorridere: se si guarda al numero di partite iva regionali si vede una crescita tra il 2022 e il 2023 (la Cgia ha preso in esame pure quest’anno in questa parte di studio, ndr.).

Nel 2023 i lavoratori indipendenti erano 372mila, oltre 10 mila in più dei dodici mesi precedenti. Crescono dunque nuove figure professionali come social media manager, web designer, formatori, consulenti aziendali e informatici.

MC