Durante la cerimonia per i 242 anni della guardia di finanza è stato letto un messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
I finanzieri senesi hanno festeggiato il 242° anniversario dalla fondazione del Corpo. La cerimonia è stata presieduta dal comandante provinciale colonnello Carlo Vita che, secondo espresse direttive del Comando generale della guardia di finanza, e in coerenza con gli altri eventi provinciali nella Regione Toscana, ha avuto un carattere interno e si è tenuta ieri sera nella caserma “G. Denaro”, sede del comando provinciale, in viale Curtatone, 23 a Siena, alla sola presenza dei familiari delle fiamme gialle senesi e degli appartenenti all’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia – sezione di Siena.
La cerimonia si è svolta con la lettura dei messaggi augurali del Presidente della Repubblica nonché dell’ordine del giorno speciale del nuovo comandante generale della guardia di finanza, gen. c.a. Giorgio Toschi, seguiti da una breve allocuzione del comandante provinciale, col. Carlo Vita. Il Comandante, dopo alcune parole di ringraziamento per gli intervenuti, ha fornito una sintesi dei risultati conseguiti nei primi cinque mesi del 2016, evidenziando le principali operazioni di servizio condotte nell’ambito della prioritaria lotta all’evasione ed all’elusione fiscale e del contrasto a tutte le forme di illegalità inquinanti l’economia della Provincia. Successivamente, il col. Vita ha provveduto a consegnare alcune ricompense di ordine morale ai finanzieri che si sono maggiormente distinti in importanti operazioni di polizia economica e finanziaria nell’anno appena trascorso.
Nel porre al centro della propria azione istituzionale la tutela dell’economia legale a favore delle imprese rispettose delle regole e dei cittadini onesti, la guardia di finanza senese ha continuato a focalizzare l’attenzione sui fenomeni di frode ed evasione fiscale, di lavoro sommerso, così come di contraffazione e di impiego di capitali illeciti nell’economia legale, che rappresentano il segnale di un’alterazione delle regole di mercato, determinando effetti di concorrenza sleale, falsando gli equilibri nei diversi settori produttivi e disperdendo risorse destinate al benessere della collettività e al sostenimento delle politiche di sviluppo economico e sociale. Nel quadro dell’ordinaria e quotidiana azione condotta dalle fiamme gialle senesi a presidio della legalità economica e finanziaria, sono stati questi, in sintesi, i principali risultati conseguiti nei primi cinque mesi dell’anno.
Contrasto alle frodi fiscali e all’economia sommersa
Il contrasto alle frodi fiscali ed all’economia sommersa rappresenta l’obiettivo primario della guardia di finanza, la cui missione è perseguita mediante un’azione coordinata, articolata in indagini di polizia giudiziaria, d’iniziativa o su delega della magistratura, e in interventi ispettivi eseguiti autonomamente sulla base degli specifici poteri di natura amministrativa.
La lotta all’evasione è stata condotta attraverso l’esecuzione di:
– mirate indagini di polizia giudiziaria che hanno consentito di denunciare 18 persone per reati tributari, deferite all’autorità giudiziaria per l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e per la presentazione di dichiarazioni tributarie infedeli;
– n. 82 fra verifiche e controlli fiscali, 8 delle quali sono state eseguite nei confronti di liberi professionisti. Sono stati scoperti 25 evasori totali, soggetti che pur avendo svolto attività produttive di reddito sono risultati completamente sconosciuti al fisco, e 2 evasori para-totali, contribuenti regolarmente censiti ma che hanno occultato all’erario più della metà del reddito conseguito. Sono stati individuati 5 lavoratori in nero o irregolari. Quasi mille sono stati i controlli su scontrini e ricevute fiscali per contrastare l’economia diffusa, dai quali è emerso che un negoziante ogni 8 controllati e’ risultato irregolare (il 12,69%). Mentre 347 sono stati i controlli sul trasporto merci, di cui 86 relativi alla circolazione dei prodotti sottoposti ad accise. L’azione condotta dalle fiamme gialle senesi in questo settore nei soli primi 5 mesi dell’anno ha consentito l’effettivo incasso all’erario di quasi tre milioni di euro nonché il sequestro di saldi di conto corrente e beni immobili per 670.000 euro.
Attività investigativa
Nei primi 5 mesi del 2016 i reparti della provincia di Siena sono stati destinatari di 213 nuove deleghe di indagine dell’autorità giudiziaria ordinaria; oltre 200 quelle concluse. Del totale delle deleghe pervenute, 59 riguardano il comparto dei reati tributari ed in particolare quelli connessi agli omessi versamenti di IVA e di ritenute certificate (38). 21 incarichi investigativi sono riferibili al settore della spesa pubblica. Di questi, 5 riguardano unicamente reati contro la pubblica amministrazione e 2 in materia di appalti. Ulteriori 103 deleghe di indagine hanno riguardato la tutela dell’economia e della sicurezza, tra cui delitti di riciclaggio e usura (4), contro il patrimonio (26), reati societari e fallimentari (25); 30 riguardano altre tipologie di reati. Nel quadro della collaborazione con l’autorità giudiziaria contabile si collocano 15 richieste di accertamento formulate dalla Procura Regionale della Corte dei Conti.
Tutela della spesa pubblica
Sul versante della tutela della spesa pubblica, l’azione operativa della guardia di finanza persegue l’obiettivo primario di garantire allo Stato, all’Unione Europea, alle Regioni e agli enti locali il corretto impiego delle risorse pubbliche destinate al benessere della collettività e al sostentamento delle politiche di sviluppo economico e sociale, ancor di più oggi di fondamentale importanza per favorire la crescita del tessuto economico legale del Paese e garantire l’adeguato sostegno alle fasce più deboli della società. In tale comparto, nei primi cinque mesi del 2016, l’impegno delle Fiamme Gialle senesi per verificare ed assicurare il corretto utilizzo delle risorse pubbliche versate dai cittadini, è proseguito ininterrottamente, indirizzando l’azione investigativa al contrasto alle truffe nelle pubbliche erogazioni, agli abusi e agli sprechi di denaro pubblico sia di origine nazionale che comunitaria. In provincia 14 sono stati gli interventi eseguiti a tutela della spesa pubblica comunitaria, nazionale e locale che hanno consentito di deferire/segnalare 33 soggetti per violazioni penali ed amministrative relative a casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali per quasi 1 milione di euro.
Le indagini svolte in materia di controllo della spesa pubblica hanno portato, inoltre, a segnalare alla Procura Regionale della Corte dei Conti n. 59 soggetti, accertando nei loro confronti un danno erariale di oltre 54 milioni di euro. A fianco di tali illeciti più rilevanti, non mancano quelli per importi minori ma non per questo meno gravi: è il caso dei 34 “finti poveri” scoperti per aver irregolarmente ottenuto agevolazioni e prestazioni assistenziali non spettanti (oltre il 97% dei soggetti controllati). Sono stati 33 i soggetti denunciati resisi responsabili di reati contro la pubblica amministrazione (30% per abuso d’ufficio e 70% per peculato), con l’accertamento dell’indebita appropriazione di somme per peculato pari a € 400.000.
Lotta alla criminalità organizzata e al riciclaggio
Nell’ambito del contrasto agli illeciti in grado di inquinare i circuiti legali dell’economia e di alterare le condizioni di libera concorrenza dei mercati, sono state approfondite, tra l’altro, n. 40 segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio pervenute dal mondo bancario; effettuati 6 accertamenti patrimoniali nei confronti di soggetti, residenti in provincia, sospettati di vivere con i proventi dell’attività criminale. Accertate operazioni di riciclaggio per oltre 229.000 euro. Contrasto ai reati economici In ambito penale sono stati accertati complessivamente 47 delitti/contravvenzioni con la denuncia all’autorità giudiziaria di 124 soggetti noti (di cui 1 tratto in arresto) e 2 ignoti. Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Siena, particolarmente incisiva e’ stata l’azione di contrasto ai reati economici, con particolare riferimento a quelli fallimentari che più di altri inquinano l’economia legale sia infrangendo le regole del libero mercato sia danneggiando gli operatori economici onesti che per superare la morsa della crisi economica hanno ceduto beni e servizi a credito non vedendo poi soddisfatte le proprie pretese creditorie dal comportamento fraudolento del bancarottiere fallito. Nelle indagini svolte nei settori dei reati societari, fallimentari e delle truffe in genere, i soggetti denunciati sono stati 22.
Tutela del “Made in Italy”
La guardia di finanza, in virtù delle specifiche competenze riconosciute per legge nel settore, è fortemente impegnata anche nel contrasto alla contraffazione e agli altri illeciti che danneggiano la proprietà intellettuale. L’abusivismo commerciale, la contraffazione ed il commercio di prodotti insicuri danneggiano il mercato sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole e mettono in pericolo la salute dei consumatori. La specifica attività svolta dai reparti del comando provinciale di Siena ha portato a individuare 13 soggetti responsabili di violazioni a tutela della sicurezza dei consumatori e dei marchi registrati. Oltre 715.000 sono stati i prodotti contraffatti/insicuri sottoposti a sequestro tra cui giocattoli, capi ed accessori di abbigliamento, borse, calzature, cosmetici, apparecchi di illuminazione, minuteria ed oggetti di bigiotteria, profumi e accessori.
Contrasto al narcotraffico
Costante è stata la presenza sulle strade della provincia di pattuglie di finanzieri con oltre 600 turni di servizio “117” svolti nei primi 5 mesi dell’anno. Nell’ambito di tale attività di controllo del territorio è stata condotta una mirata attività preventiva e repressiva che ha portato, tra l’altro, al sequestro di kg. 3,615 di sostanza stupefacente tipo marijuana, denaro contante per oltre 6.000 € e all’arresto di un corriere.