L’unione fa la forza e il volontariato è sicuramente una grande forza, a sostegno dei pazienti con malattie polmonari in cura al policlinico Santa Maria alle Scotte, nei reparti di Malattie dell’apparato respiratorio, diretto dal professor Piersante Sestini, e di Chirurgia toracica, diretto dal professor Piero Paladini. Alla presenza dell’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi, si è svolta la cerimonia di donazione di un moderno pletismografo per il reparto diretto dal professor Sestini, di un letto-bilancia, due poltrone e alcuni pulsiossimetri per rinnovare l’area dedicata ai trapianti di polmone, nel reparto diretto dal professor Paladini, da parte dell’associazione “Un soffio di speranza. Il sogno di Emanuela onlus”.
“Il volontariato è stato sempre una grande risorsa per la sanità toscana – è il commento dell’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi –. Anche questa volta l’impegno e la generosità delle associazioni di volontariato, uniti a quelli di due famiglie, consentono di dotare il policlinico delle Scotte di strumenti preziosi per l’assistenza e la cura delle persone che soffrono di malattie polmonari. Un sentito grazie anche da parte mia ai volontari delle associazioni e alle famiglie”.
La onlus “Un soffio di speranza. Il sogno di Emanuela” nasce nel 2012 dalla volontà di un gruppo di familiari ed amici di Emanuela, strappata alla vita a soli 42 anni da una rara malattia polmonare e nonostante il trapianto di polmone effettuato. “Un grande desiderio di Emanuela era quello di aiutare, in un futuro dopo il trapianto, altre persone nella stessa sua situazione – spiega il presidente della onlus, Fabrizio Andreotti –. La nostra onlus nasce quindi per mantenere vivo il ricordo di Emanuela e realizzare il suo sogno. Dopo le donazioni degli anni passati all’Università di Siena per il sostegno alla ricerca su queste patologie rare e devastanti in questa occasione abbiamo deciso di dare il nostro contributo per il potenziamento di diagnosi e assistenza ai pazienti e per il miglioramento del loro confort in ospedale. Altro aspetto, non meno importante del nostro lavoro – conclude Andreotti – è la sensibilizzazione e l’informazione sulle patologie rare polmonari, malattie sconosciute ai più, che tolgono letteralmente il respiro a chi ne è affetto; diffondere la conoscenza delle patologie per stimolare la ricerca scientifica, parlare di donazione degli organi e trapianto polmonare, unica speranza per molti dei pazienti e sostenere il lavoro di medici, infermieri ed operatori sanitari per migliorare sempre più l’assistenza e la qualità di vita dei pazienti”.
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