La Virtus suona la carica in vista di gara3 con Pavia. Voltolini: “Loro favoriti, ma noi non faremo sconti”

Dopo gara1, per la Vrtus Siena, tutto sembrava finito, ma ieri sera i ragazzi di coach Braccagni e coach Ceccarelli sono riusciti nell’impresa e grazie ad una perfetta fase difensiva e ad un ottimo cinismo sottocanestro hanno avuto la meglio al PalaCorsoni su Pavia. Una vittoria importantissima, che porta così i senesi a giocare gara3 in Lombardia, per guadagnare la semifinale di playoff. La Virtus, anche se sulla carta può essere sfavorita rispetto agli avversari, non ha intenzione di fare sconti e dopo la vittoria di ieri, il morale della squadra è salito maggiormente.

“Ieri c’è stata la risposta che volevamo vedere – commenta Gabriele Voltolini, ds Stosa Virtus Siena -. A gara1 non eravamo mai entrati in partita e Pavia ha preso giustamente il sopravvento. Ieri, invece, ho visto una squadra vogliosa, che in difesa ha concesso pochissimo e penso sia stata la nostra arma vincente. Domenica ci aspetta la finale di queste tre gare e credo che se l’affrontiamo con questa mentalità ce la possiamo fare. È fondamentale partire bene nei primi venti minuti, perché quelli faranno la differenza”.

La Virtus è reduce da un finale di stagione molto complesso, dove ha incontrato avversari tostissimi e ha dovuto usare con il contagocce due pezzi fondamentali come Calvellini e Dal Maso. Pavia, invece, è la squadra costruita per vincere il campionato, ma arrivati al mese di maggio, tutte le squadre iniziano a sentire la fatica.

“La stanchezza è una costante per ogni squadra, quando si arriva a questo punto – spiega Voltolini -. Noi abbiamo accusato molto questa parte finale, anche per via degli acciacchi di alcuni nostri giocatori. Questo però non deve influire sulle prestazioni, perché siamo tutti stanchi e il nostro unico obiettivo è quello di sbagliare il meno possibile domenica e di fare la nostra partita, poi vedremo quale sarà il risultato finale. Comunque vada, resta una stagione strepitosa che ci ha portato ad issare basi solide per il futuro”.

Pietro Federici