Le risorse finanziarie messe ora a disposizione dalla Fises per le imprese incubate nella Fondazione Toscana Life Sciences, ma soprattutto i fondi strutturali europei della Regione Toscana destinati in larga parte a progetti di filiera, sono elementi di grande interesse, o almeno lo dovrebbero essere. Così come il fatto che finalmente, dopo innumerevoli sollecitazioni, si è un po’ acceso il dibattito sulle Scienze della vita” – dichiara il Segretario Generale della CGIL di Siena Fabio Seggiani.
“Nell’annunciare l’inaugurazione del Campus Diesse un’azienda strutturata sul territorio nel settore biotecnologico si è espressa pronunciando la parola Distretto, – prosegue Seggiani – un grosso passo in avanti, se consideriamo che non viene citato come una cosa indefinita, superata e fuori dal tempo, ma come un’opportunità, ad oggi inespressa, di sviluppo e crescita futura. Insieme a Vismederi ed Achilles Vaccines fanno valutazioni tra loro difformi, ma ne parlano, e già questo è significativo. Detto ciò, invitare alla cerimonia di mercoledì prossimo l’universo mondo eccetto chi rappresenta i lavoratori credo sia un errore, ma si può ancora rimediare”.
“Sono imprenditori lungimiranti che hanno investito ed investiranno nel senese e che potranno essere elemento avanzato di elaborazione e di confronto – aggiunge il Segretario – stimolando parte di coloro che ancora non colgono e non vogliono cogliere quanto sia strategico questo settore per il futuro del nostro territorio in quanto ad occupazione e qualità del lavoro a lungo termine, oltre che a fatturati. Un comparto che continua a crescere nell’export e nell’impatto sul PIL della provincia e dell’intero Paese e che con un sistema distrettuale integrato di servizi potrebbe ulteriormente prosperare, in termini occupazionali, ma anche di sostenibilità ambientale e sociale, al momento nemmeno quantificabili”.
“In ultimo, ma non per importanza, esprimo tutta la nostra sorpresa sulla distrazione di quasi tutta la stampa locale e degli addetti ai lavori – sottolinea Seggiani – rispetto alle recenti dichiarazioni di Fabio Landazabal, a capo del settore Pharma di Gsk Italia, su un Piano Marshall per le Scienze della vita, su Siena e sul Distretto”.
“Crediamo che nessuno si possa più nascondere e che ognuno debba dire chiaramente cosa ne pensa e quello che eventualmente è disposto a mettere in campo, nei propri ruoli, ma con un progetto comune, – conclude il Segretario provinciale – oppure decidere di abdicare e continuare a guardare cosa succede sperando che vada tutto bene, andando ogni tanto a tagliare qualche nastro”.
Giulia Barbarulli
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