Le storie di Natale – Da Siena per l’Africa, Paolo Rossi: “Con Cuamm donati respiratori per i bimbi neonati in Uganda”

“Nel 2022 abbiamo portato dei respiratori in modo da incrementare la possibilità d’assistenza e diminuire la mortalità neo-natale”: questo è l’impegno preso e portato a termine dal senese Paolo Rossi e da Medici con l’Africa Cuamm per il villaggio di Aber, in Uganda. Di Rossi e delle sue esperienze abbiamo già scritto in passato, ma non basterebbero fiumi di parole per raccontare la sua ventennale vita da medico volontario nel cosiddetto ultimo miglio del continente africano: zone dove la sanità ha immense difficoltà ad arrivare e dove mancano beni di prima necessità. Per l’anno che sta per passare, dicevamo, l’impegno è stato quello di assistere i bambini neonati ed in particolare i nati prematuri. E Medici con l’Africa Cuamm non lo ha fatto solo portando i respiratori ma anche usando delle soluzioni molto semplici: “Abbiamo donato ai nascituri dei cappellini di lana – spiega Rossi-. Il rischio maggiore infatti è che il loro corpicino potesse andare in ipotermia e quindi abbiamo dato qualcosa che fermasse la dispersione del calore nella testa. I cappellini sono stati fatti da gruppo di donne anziane di Monticiano, Follonica e Viterbo. Un’idea semplice come questa in realtà ci ha permesso di assistere e salvare tanti piccoli”. Un altro aspetto fondamentale poi è stato quello di formare il personale medico del posto, “gli abbiamo insegnato -prosegue Rossi- ad adottare comportamenti corretti verso il bambino”. Ecco quindi che, ad operatrici sanitarie e mamme, è stato insegnato a tenere i bambini neonati fasciati sull’addome. “Lo stile – continua Rossi- è quello del kangoo: in questo modo la mamma trasferisce al figlio il suo calore corporeo”.

 

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