Ancora oggi, quindi, il “Viva Maria” viene ricordato anche per le violenze che scaturirono a Siena, ma non solo, a danno della comunità ebraica e di quanti avevano appoggiato i soldati francesi. Eppure, proprio in questo territorio, c’è chi ogni anno celebra e dà vita ad un premio che ha proprio questo nome. L’associazione che organizza questo evento si chiama “Amici del Timone”, ha sede a Staggia senese ed è presieduta dal suo fondatore don Stefano Bindi. Il “Viva Maria” è stato ricevuto da Claudia Koll e da tante altre personalità che si sono distinte per aver testimoniato e professato la fede cattolica. D’altronde il motto dell’associazione è “Ho combattuto la buona battaglia, ho conservato la fede”. Quest’anno, il prossimo 17 settembre, l’insignito sarà Vittorio Messori.
“Il centro culturale Amici del Timone di Staggia Senese è nato il 24 marzo 2005 e si propone di portare una ventata di novità nel panorama culturale della valdelsa e del senese – si legge nel sito dell’associazione -. Non ha una connotazione politica ed è assolutamente indipendente. Gli incontri organizzati cercano di svelare aspetti dimenticati dalla cultura dominante su temi di storia, scienza, attualità”.
L’opinione pubblica locale ha dibattuto in passato sull’opportunità di utilizzare un simile nome per l’assegnazione di un premio che vuole ispirarsi ai valori della Cristianità. Il dibattito, alcuni anni fa, fu acceso e ad esso presero parte tante voci anche di diverso riferimento ed estrazione culturale. Ma da allora nulla è cambiato, l’onorificenza si chiama ancora in questo modo.