
A Siena e provincia tocca il 97%, su una platea di settemila persone, l’adesione al nuovo sciopero indetto dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Stamani a Poggibonsi si è svolto un corteo di protesta.
Al momento la trattativa con le associazioni datoriali è bloccata e le organizzazioni chiedono aumenti salariali certi e adeguati all’inflazione, maggiori tutele su sicurezza e diritti, misure contro la precarietà e per ridurre gli orari di lavoro. In trecento erano presenti alla mobilitazione in Valdelsa.
“Nonostante siamo alla ventiquattresima ora di sciopero, le adesioni continuano ad aumentare. I lavoratori non sono stanchi, ma arrabbiati – le parole di Daniela Miniera, Fiom Cgil Siena -. Sarà proprio questa rabbia, unita all’orgoglio, a portarci a sbloccare lo stallo. Vista l’importanza della mobilitazione, mi sarebbe piaciuto vedere una maggiore rappresentanza della politica locale nel corteo di questa mattina”.
“Il contratto nazionale guarda al futuro – afferma Giuseppe Cesarano, Fim Cis Siena – : tiene conto dei nuovi bisogni dei metalmeccanici, come la riduzione dell’orario di lavoro, il riconoscimento dei 280 euro richiesti, i congedi parentali e l’assistenza familiare. I nostri genitori invecchiano e le tutele sono sempre meno. Per questo si tratta di un contratto innovativo, che include anche lo smart working e il lavoro a distanza, per normare un mondo del lavoro profondamente cambiato”.
Sul posto presente anche una delegazione Beko “perché la vertenza ha avuto molta visibilità a livello mediatico. Ora siamo vicini alla chiusura dell’accordo, ma non ci sbilanciamo finché non otterremo garanzie concrete per i 299 lavoratori coinvolti – afferma Massimo Martini, Uilm Uil Siena-. Oggi siamo qui anche in solidarietà con i lavoratori della Valdelsa, che nelle scorse settimane hanno sostenuto la nostra iniziativa. La loro solidarietà è anche la nostra”.