
Una strage silenziosa senza fine, che non si ferma nemmeno nel giorno in cui si riflette sulle morti bianche. Perché oggi, per la giornata mondiale sulla sicurezza e sulla salute sul lavoro, a Massa Carrara si piange una nuova vittima in una cava.
“La nostra provincia presenta dati ancora più allarmanti rispetto alla media nazionale, rapportati agli occupati – dice Daniela Spiganti, della segreteria della Cgil di Siena-. Nel 2024 abbiamo avuto cinque decessi, e nei primi tre mesi del 2025 siamo purtroppo già a due. Anche il numero di infortuni resta stabile: nei primi due mesi del 2025 siamo in linea con l’anno precedente. Questo non ci conforta, anche perché possono esserci diverse cause, dal minor lavoro disponibile alla paura di denunciare gli infortuni. È evidente che la situazione della salute e sicurezza va rivista. Non si può pensare di mettere al centro solo il profitto, dimenticando il lavoro e la sicurezza delle persone”.
Il sindacato tra l’altro è impegnato in prima linea, anche con i referendum di giugno. “Siamo impegnati su questo fronte. L’8 e il 9 giugno andremo al voto su cinque quesiti referendari, uno dei quali riguarda proprio la salute e sicurezza, in particolare la responsabilità solidale negli appalti, dove la frammentazione del lavoro è molto elevata. Vogliamo modificare l’attuale normativa per garantire un lavoro più sicuro per tutte e tutti”, prosegue Spiganti.
Edilizia e agricoltura i settori che sono più colpiti. Gli infortuni in agricoltura sono calati del 19% negli ultimi cinque anni passando da 2921 a 2361, rende noto Coldiretti Toscana. Ed intanto la Regione ha stanziato un milione e mezzo per tutelare salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
Risorse per le imprese virtuose anche dalla Cassa Edile di Siena. “Vogliamo superare la visione della sicurezza come mera repressione o come sistema di multe, che non sempre aiuta – la parole del presidente Giannetto Marchettini-. C’è il rischio cinico che qualcuno, pensando solo alle sanzioni, faccia il minimo indispensabile, calcolando che pagare una multa costi meno che investire seriamente in sicurezza. Noi invece vogliamo promuovere una cultura diversa, che veda la sicurezza come valore intrinseco dell’attività lavorativa. Recentemente, grazie alla contribuzione alla virtuosità, come Cassa Edile abbiamo messo a disposizione, insieme a imprese e sindacati, importanti risorse destinate alle aziende regolari: quelle che pagano i contributi, che sono in regola con la previdenza, che fanno formazione e che hanno certificazioni come le SOA o quelle relative alla qualità, all’ambiente e alla sicurezza. Anche chi ha investito in sicurezza ha ricevuto un incentivo. Non sono cifre che cambiano la vita, ma rappresentano un segnale importante”.