Affrontate “il fondamentale tema della difesa dell’autonomia della Banca Monte dei Paschi di Siena quale ultimo istituto bancario di rilievo con poteri decisionali presenti all’interno del territorio regionale”. E ‘quanto ha chiesto in una lettera ai consiglieri della Regione l’associazione Confronti Siena.
Per Confronti, anche nell’attuale assetto societario, Mps è capace “di intervenire autonomamente a sostegno delle imprese e delle famiglie della Toscana, nonché di supportare le politiche di sviluppo che codesta Assemblea legislativa ha il potere di varare – si legge-. L’urgenza di una discussione nell’ambito del massimo organo di rappresentanza istituzionale dell’intera comunità toscana è motivata dall’approssimarsi di importanti decisioni che, dalla metà di gennaio, andranno ad assumere i soggetti operativi nelle valutazioni di acquisizione della Banca”.
Confronti poi conclude “È nostra convinzione, infatti, che qualunque operazione di acquisizione di Banca Monte dei Paschi di Siena, allontanando dalla Toscana ogni potere decisionale, pregiudicherebbe inevitabilmente gli impieghi in favore dello sviluppo del territorio – si legge nella lettera, anche in conseguenza di un depauperamento di competenze inevitabile nel processo di superamento delle duplicazioni di funzioni e servizi che andrebbero ad emergere”.