Multiutility, FdI Siena: “La prova muscolare del Pd su Estra mette a rischio i servizi in Toscana”

Sul progetto della Multiutility e su Estra “la sensazione è che il Pd lavori solo ad un confronto muscolare per posizioni di potere che in provincia e in Toscana non può più avere, oltre a curare gli interessi legittimi di gruppi industriali già presenti nel senese ma che hanno la propria governance fuori Regione”.

Così in una nota di Gianfranco Maccarone e di Enrico Tucci, esponenti locali di FdI.

Tucci e Maccarone, nel ribadire il sostegno dei meloniani locali al progetto, criticano il no del Pd alla quotazione che, spiegano, “è non solo un colpo basso al sistema dei servizi e all’intera economia toscana ma anche un viaggio nel tempo. Un partito, con motivazioni che appaiono ideologiche, decide al suo interno e lo annuncia nell’ambito della festa del partito”.

“La quotazione in Borsa non è un atto politico o ideologico ma la scelta di adottare uno strumento tecnico per far avere alla multiutility gli strumenti finanziari che sono essenziali e non opzionali al suo sviluppo – proseguono-. Al suo ma soprattutto al sistema dei servizi in Toscana. Tale operazione consentirà di reperire i finanziamenti necessari agli investimenti necessari per dotare la Toscana degli impianti di cui ha assolutamente necessità, ad iniziare da quelli per il ciclo dei rifiuti, alle energie rinnovabili”.

“Stupisce il commento di Bussagli su Francesco Macri indicato come attore politico a supporto della candidatura Tomasi. Il presidente di Estra ha un profilo manageriale riconosciuto da tutti ed è colui che più si è speso per riconoscere ad Intesa le importanti posizioni preservate in Estra, nonostante il Pd senese non abbia saputo farne tesoro”, aggiungono.