“Ancora oggi in Italia c’è un tasso altissimo di disoccupazione femminile per non parlare di tutti quei lavori che sono precari. Esiste ancora un problema culturale e serve un cambiamento deciso”. Lo ha detto ieri Cristina Pascucci, responsabile del coordinamento donne della Cgil di Siena, nel corso dell’iniziativa “Esserci. Nonostante… la strada tutta in salita dell’impegno delle donne”. L’appuntamento è stato organizzato dal sindacato e si è svolto nella saletta dei mutilati. Buona la partecipazione, soprattutto femminile e anche con alcuni uomini che hanno voluto prendere parte al dibattito. Tra le oratrici la parlamentare del Partito democratico Susanna Cenni, la presidente del conservatorio Rinaldo Franci Anna Carli, la presidente di Arci Siena Serenella Pallecchi, la docente di Storia medievale dell’Università degli studi di Siena Gabriella Piccinni. Presenti anche Dalida Angelini e Anna Maria Romano della Cgil.
Molte le questioni sollevate nel corso del dibattito. “Esiste un dato – ha detto Pascucci – al quale è stato assegnato il nome di indice di uguaglianza che misura la presenza di donne in luoghi di lavoro, in ruoli apicali di aziende, in ruoli di potere. Prima della pandemia questo indicatore posizionava l’Italia al quattordicesimo posto in Europa. Nell’indicatore relativo alla situazione delle donne nel mondo del lavoro eravamo addirittura ultimi nelle statistiche del continente. C’è quindi ben poco da stare allegri”.