
Nubi grigie sul futuro di Paycare: dopo un incontro sindacati – azienda è emerso che ancora non sono arrivate nuove commesse, con i dipendenti che continuano a operare sul solito ordine di Regione Lombardia, passato intanto ad un nuovo committente. Numeri bassi poi per quanto riguarda le procedure volontarie e gli incentivi all’esodo, che scadevano oggi: ad ora hanno accettato l’uscita solo tre persone. E mentre piano piano si avvicina la data finale dell’ammortizzatore sociale, fissata al 31 dicembre 2025, per i 23 lavoratori del sito produttivo di Monteriggioni il futuro si fa più incerto. Ecco perché sia Fim Cisl che Fiom Cgil di Siena chiedono a Regione Toscana di “individuare soluzioni concrete per rilanciare l’occupazione a Monteriggioni”, come ha spiegato il segretario della stessa Fim Cisl senese Giuseppe Cesarano, secondo cui “occorre agire subito per non sprecare questo tempo e restituire prospettive occupazionali”. Per il segretario della Fiom Cgil senese Daniela Miniero dal tavolo odierno non ci sono “novità” rispetto “al giorno in cui abbiamo firmato l’accordo in sede ministeriale per agganciare gli ammortizzatori sociali in deroga. C’è stato anzi un silenzio a nostro avviso preoccupante rispetto a quello che sono gli intendimenti di Paycare per rilanciare e quindi dare continuità lavorativa”.
MC