Raduno delle 500, rabbia dei residenti. La lettera: “Traffico in tilt, siamo rimasti bloccati”

Riceviamo e pubblichiamo

Domenica 8 giugno, 10.30 circa. I residenti della zona Vallepiatta, Via Franciosa, Via dei Fusari e area Battistero salgono a bordo delle proprie auto, regolarmente parcheggiate nei pochi spazi disponibili, muniti di legittimo ticket. Si dirigono verso i varchi di uscita dalla città, ma dopo poche decine di metri si ritrovano incolonnati in una lunga fila. La sorpresa è amara: piazza del Duomo è completamente invasa da un centinaio di vecchie Fiat 500, parcheggiate in quattro file, bloccando completamente il passaggio, persino ai motorini.

Dei proprietari delle auto, nessuna traccia: probabilmente stanno visitando la cattedrale. Dei vigili urbani, nemmeno l’ombra, nonostante dal centralino si parli di una pattuglia in zona. Se un’ambulanza dovesse sopraggiungere in quel momento, resterebbe inevitabilmente bloccata in fila: il paziente, quantomeno, potrebbe distrarsi osservando lo spettacolo delle rombanti 500. Intanto i partecipanti all’evento organizzano foto di gruppo con striscioni, cantano, fanno cori sulle scale del Duomo.

Finalmente, intorno alle 11.15, viene dato il via al deflusso. Ma è chiaro che per sgomberare completamente la piazza ci vorranno almeno altri quindici minuti. I “cinquecentisti” accendono in contemporanea i loro piccoli ma numerosi motori. In pochi istanti, l’aria della piazza raggiunge un livello di inquinamento che, forse, gli abitanti della ZTL impiegherebbero un anno a produrre. Speriamo almeno che i gas di scarico contribuiscano a seccare le sempre più abbondanti erbacce che adornano il nostro centro storico.

Dei vigili urbani, ancora nessuna traccia. E le Fiat 500 si dirigono poi verso Piazza del Campo, dove – lo ricordiamo – non è consentito neppure il transito dei taxi cittadini.

A questo punto, sorgono due semplici domande: era davvero così complicato avvisare per tempo i residenti e predisporre un temporaneo doppio senso nel Fosso di Sant’Ansano, come accade in altre occasioni, per permettere l’uscita dalla città?; Quale ritorno economico ha Siena da manifestazioni come questa? Eventi in cui i partecipanti arrivano, inquinano, bloccano il traffico e se ne vanno, spesso senza acquistare nulla?

Una domanda che si può estendere anche ai numerosi van NCC che ogni giorno affollano e intasano il centro storico, portando turisti che – con ogni probabilità – non acquistano neanche una bottiglietta d’acqua, spesso inclusa nel servizio.

Alcuni abitanti residenti nella zona della contrada della Selva